CONVOCATI PER SERVIRE itinerario formativo con e per i giovanissimi di AC LA MACINA E LA CETRA <>. In questo modo, quasi scherzoso, Johann Sebastian Bach inizia il suo 'Origine della famiglia musicale Bach', scritto nel 1735. Voi possedete una cetra, cio una specie di chitarra? O piuttosto, che cetra possedete? La macina la conosciamo anche troppo. E non difficile richiamarla alla memoria: la macina del lavoro quotidiano, la macina delle preoccupazioni, la macina dell'angoscia, la macina dei vicini, la macina degli altri, la macina della notte, la macina della farina e del pane, la macina che tritura, ma che deve triturare affinch la crusca e la farina possano essere separati, offerti, consumati. E la cetra? La cetra del canto, la cetra della musica e del sogno, della melodia, della nostalgia, la cetra del desiderio. Sono necessarie entrambe: la macina senza la cetra qualcosa di troppo pesante. La cetra senza la macina qualcosa di troppo leggero. La macina senza la cetra la fatalit; la cetra senza la macina l'evasione. La macina e la cetra. Ma quale cetra? Nella vita d'un uomo forse sono possibili soltanto due cetre: il culto di s o la relazione con il Signore. Se esiste una certezza ultima, senz'altro questa: alla fine noi otterremo una certa melodia. Quella che avr accompagnato la macina del nostro lavoro quotidiano avr soltanto sorretto l'ambizione o sar stata l'eco della vita di Nazaret? * * * Il trisavolo di Bach abbandona il suo paese: per <>, per <>, e allora <>. Nel suo mulino girava la macina, il cui ritmo instancabile scandiva l'incarnazione del lavoro quotidiano e del pane di ogni giorno. Ma aveva con s la sua cetra. Questa cetra gli era necessaria per ripetersi che la lotta di ogni giorno, che l'incarnazione, non avrebbero alcun senso se non producessero una melodia: la melodia della persona che vive questa amicizia con il Signore Ges, che lo loda, che lo adora, che lo ama. Non ci possibile fare a meno della macina: tutti sappiamo benissimo che sempre presente. Ma disgraziato colui che credesse di poter fare a meno della cetra. A che servirebbe essere triturati se non si potesse offrire il grano diventato pane, e talvolta, quando non si ha pi niente, se non si potesse offrire lo stesso stritolamento? Questo l'inizio di ogni cosa: la macina e la cetra. * * * A TE GIOVANISSIMO DI AC... Caro amico, cara amica, questo sussidio che ti viene offerto vuole aiutarti a compiere un cammino personale di crescita accompagnato da altri amici 'pi grandi' (gli animatori... che sono giovani di AC!) e che aderiscono all'AC e quindi hanno scelto di vivere la loro adesione al Signore in questa forma singolare. Chiaramente questo cammino lo farai in compagnia di altri tuoi coetanei e ti aiuter a 'capire meglio' e a curare in modo particolare la scelta che hai compiuto (o stai compiendo!), cio quella di far parte della 'grande famiglia' dell'Azione Cattolica. Come avrai potuto notare dal titolo e dalla successiva spiegazione, questo cammino intende essere come una 'cetra' (cio una chitarra) che allieta e rende pi carica di senso e di gusto la tua vita ordinaria. E' uno 'strumento', nel vero senso della parola, e va usato ed adoperato affinch possiamo vivere meglio la nostra relazione con i Signore, la nostra appartenenza alla comunit cristiana affinch possiamo essere testimoni 'raggianti' del Suo amore nel mondo e nel tempo dentro il quale siamo immersi ('full immertion!'). Abbiamo quasi certamente due sicurezze: - conosciamo 'la macina': tutti gli inghippi e gli intoppi, le fatiche e le tensioni della mia vita personale, del nostro gruppo, dei nostri amici, del nostro paese, del nostro lavoro, della nostra scuola, ecc. - siamo alla ricerca per 'vivere bene quello che ci dato da vivere', per essere fedeli alla 'realt' e non perderci in sogni frustanti e quindi dannosi. La 'cetra' questo 'strumento' che ci aiuter a trovare e a scoprire 'l'essenziale' che gi presente nelle vicende quotidiane della vita. E' questa una partenza che richiede coraggio e che ci provoca nel profondo. Talvolta essa incerta e titubante soprattutto di fronte a realt e ad esperienze nuove, in parte sconosciute, proprio come quando si inizia a suonare la chitarra che si impacciati a destreggiarci con le corde e con le nostre dita... per formare degli 'accordi'! Eppure proprio questa proposta risveglier in te il gusto di saper 'armonizzare' la tua vita attraverso la musica che suonerai. Speriamo che tu possa arrivare alla stessa considerazione che faceva Bach quando si trov immerso in un bosco stupendo. Disse: 'di fronte a questa stupendo prodigio della natura l'unica cosa che ci resta cantare: Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo...!'. E' l'augurio che ci facciamo: che 'la macina e la cetra' ci aiuti ad amare la nostra vita e il suo Autore...! LA TUA 'MACINA E LA CETRA' TI OFFRE... Desideriamo presentarti le pagine e le rubriche che formano questo itinerario. Come puoi notare il percorso suddiviso in alcune parti che si chiamano 'tempi' (sono sei): essi ritmano l'intero cammino. Questi tempi sono strettamente collegati all'itinerario liturgico che offre la chiesa a tutti i credenti. Si chiamano: Inizio, Avvento/Natale, Pace, Quaresima, Pasqua, Estate. Ogni tempo prevede un tratto preciso di cammino ed suddiviso in questi 'passi concreti', cio le varie rubriche. Sono: SPERO NELLA TUA PAROLA: ti invita innanzitutto a pregare mettendoti in ascolto della Parola di Dio magari quella della Domenica attraverso il sussidio omonimo. IN QUESTO TEMPO: introduce al tempo liturgico, al valore su cui impostato l'itinerario associativo e richiama la parte di catechismo che si collega al cammino specifico dell'AC. IL PERCORSO: inizia sempre con una provocazione che vuole introdurti al tema della tappa in modo sempre diverso e soprattutto orientato a far nascere domande rispetto al tema. La riflessione articolata in modo tale da offrire spunti per l'incontro comunitario e per il cammino personale. UN PASSO IN PIU': pensata per una lettura personale e rappresenta una sorta di piccolo 'sussidio antologico' per approfondire personalmente il contenuto della tappa. IL LABORATORIO: aiuta a riprendere e a concludere il cammino di una tappa; offre delle piste concrete per vivere la propria missione e il proprio impegno di testimonianza nel mondo e nella vita ordinaria. PER LA MIA PREGHIERA PERSONALE: sono dei 'richiami' alla preghiera personale che spiegano un aspetto della 'lectio' (cio un 'metodo' per leggere la Parola di Dio) per ogni tempo. ZAINO IN SPALLA: intende aiutarti a 'regolarsi' attraverso questo strumento che sostiene la tua vita spirituale ed anche a 'farla propria' per mezzo di una stimolazione concreta. LA VITA NELLA MIA CHIESA: aiuta a collocarti all'interno della vita della chiesa diocesana con i suoi ritmi e i suoi appuntamenti. DA PROTAGONISTI IN AC: intende ricordarti alcuni appuntamenti importanti della vita associativa. Per stare in collegamento con tutti i giovanissimi di AC d'Italia disponibile l'Agendissimo che spiega alcuni 'segreti associativi', pu servire per appunti, diario, ecc. UNA FINESTRA APERTA SUL MONDO: ti stimola l'attenzione concreta verso il suo mondo, da compilare ogni volta a seconda delle scelte personali. Non manca certo il materiale attraverso il quale camminare e crescere. Sarai aiutato dal tuo animatore per comprendere meglio il cammino. Questa 'la macina e la cetra' gi vivace potr diventare ancora pi brillante se la arricchirai con la tua fantasia e con il tuo impegno. CONVOCATI PER SERVIRE Dagli Atti degli apostoli (1,6-14) <>. Il nostro punto di partenza la vicenda pasquale del Signore, l'Ascensione e la promessa prima e poi l'invio del Suo Spirito. Come gli apostoli si sono raccolti nel Suo nome cos anche noi siamo chiamati come loro a formare la Chiesa, cio quella realt fatta di pietre vive che nella storia fa memoria del Signore e attende il Suo ritorno. Questa non un'attesa inoperosa, durante la quale stare a fissare il cielo, ma siamo convocati nella Chiesa per servire, per continuare a vivere e a raccontare a tutti gli uomini il senso della storia, dello scorrere del tempo e della vita, senso che si d a partire dalla croce di Ges che proclama ad ogni uomo l'amore fedele e assoluto di Dio per noi, e che si d nella promessa del Suo ritorno quando tutta la storia sar ricapitolata in Lui. Scopriamo dunque di essere parte di questa realt, la Chiesa, voluta da Ges Cristo per dimorare con l'uomo nella storia. Il cammino che stiamo per iniziare diventa dunque invito pressante a ricomprendere in profondit il nostro essere Chiesa e le peculiarit di questa dimensione e il dono che essa rappresenta per la nostra fede. La scoperta dell'importanza della Chiesa e della sua natura per noi motivo di gioia, di annuncio con la vita e di assunzione pi libera e consapevole di responsabilit verso ogni uomo. Come Giovanissimi di Azione Cattolica non possiamo infatti non spenderci per far essere la Chiesa citt aperta ad ogni uomo, citt dove non c' pi notte, dove possibile vivere la speranza e l'attesa dell'incontro definitivo con il Signore, come si legge nell'Apocalisse descrivendo la Gerusalemme celeste, di cui la Chiesa nel tempo prefigurazione. "Le sue porte non si chiuderanno mai durante il giorno, poich non vi sar pi notte" (Apocalisse 21,24-25). Questo cammino vuole dunque condurci ad assumere precise responsabilit perch altri possano accogliere nella loro vita l'invito alla festa che Dio ha scelto di celebrare con l'uomo. Gli strumenti preziosi che ci permetteranno di svolgere il percorso accennato sono i seguenti: - la macina e la cetra che sostiene e orienta la vita del gruppo e il cammino personale dei Giovanissimi di AC e che offre il filo rosso che collega tutti i momenti della vita associativa dell'anno: la proposta dell'itinerario formativo, la festa, l'week end di spiritualit, ecc.; - la regola di vita spirituale 'Zaino in spalla' che chiede di essere scelta e vissuta da ogni giovanissimo che desidera vivere lo stile dell'AC all'interno della Chiesa. Il cammino si presenta bello e ricco... Prima di partire un invito: non camminare da solo, coinvolgi un amico, perch vero che 'alla pianura della Verit si sale insieme agli altri uomini' e con loro ci si presenta al Padre! CONVOCATI PER SERVIRE quadro sintetico globale annuale TEMPO IL PERCORSO IL VALORE APPUNTAMENTI INIZIO ottobre-26 novembre Chiamati all'unit Convocazione Pellegrinaggio a Monte Berico (7/9) Veglia missionaria (7/10) Festa giovanissimi (12/11) AVVENTO/NATALE 26 novembre 25 dicembre Condividiamo i nostri doni Fraternit Veglia di avvento in vicariato Festa dell'adesione (8/12) PACE 25 dicembre 18 febbraio Allarghiamo i confini Comunione Giornata mondiale Pace e Cammini di pace (1/1) Veglia ecumenica (20/1) Week end spirituale (2-4/2) QUARESIMA 21 febbraio 6 aprile Cerchiamo le radici Fare memoria Veglia di quaresima in vicariato PASQUA 7 aprile-26 maggio Costruiamo insieme Corresponsabilit Professione di fede dei 18enni Veglia vocazionale (27/4) ESTATE 28 maggio-settembre Mandati per servire Missionariet Campi scuola "Di pietre viventi Egli volle un tempio dove abitare per sempre" (P. Turoldo) TEMPO DI INIZIO CHIAMATI NELL'UNIT_ SPERO NELLA TUA PAROLA Ci introduciamo all'incontro comunitario con un momento di preghiera. La preghiera il 'dialogo d'amore e d'amicizia' che si crea tra Dio e l'uomo: Dio, il Padre attraverso il Figlio Ges, parla agli uomini come ad amici attraverso la sua Parola; gli uomini ponendosi in ascolto sperimentano come questo Dio parla 'sul loro cuore', sulla loro vita, su quello che stanno vivendo, provando... Prendiamo il vangelo della Domenica affinch questo ci aiuti ad 'usufruire' di ci che di pi normale abbiamo a disposizione. Ti potr essere di aiuto un testo che commenta in forma semplice queste letture, predisposto per te! E' stato pensato proprio per questo e s'intitola come questa rubrica: spero nella Tua Parola! La riflessione su questo brano biblico la puoi continuare personalmente... IN QUESTO TEMPO Tempo liturgico: Tempo "per annum" (che significa "durante l'anno") Questo tempo tutto incentrato sulla domenica, il 'giorno del Signore' caratteristico dei cristiani. La comunit si raduna per celebrare l'eucarestia e per far memoria della Resurrezione del suo Signore. Riscopriamo questo giorno 'straordinario' che d entusiasmo e forza ad ogni altro giorno 'ordinario'. Quindi, questo tempo non affatto banale o di insignificante. E' il teatro di un'avventura la cui posta in gioco 'rendere la vita pi santa', cio maggiormente vissuta nella pienezza dell'amore di Dio: ...la propria e quella di tutti. Itinerario associativo: Il valore: CONVOCAZIONE Il gruppo AC Issimi (leggi: Azione Cattolica Giovanissimi) inizia ad incontrarsi. Facce vecchie e facce nuove, forse manca qualcuno? Impegnarsi, di dire 'ci sto', comporta certo un rischio. La decisione tutta nostra ma... forse Qualcuno ci chiama a stare insieme. Itinerario catechistico: UNA VITA INSIEME IL PERCORSO Un uomo si ferma a guardare un germoglio spuntato in un angolo. Non sa da quale seme sia nato ma vi intravede la promessa di un fiore. Intuisce la fragilit connessa alla sua recente nascita, il suo bisogno di attenzioni, ma ricorda anche che la fecondit viene da un seme che lui non ha piantato, ma che gi ha mostrato la sua efficacia. Sembrer strano, ma questo episodio, forse un po' poetico, molto simile alla situazione che ora stiamo vivendo. Il nostro gruppo assomiglia a questo nuovo germoglio, chiede di essere guardato con curiosit. Come mai io e questi amici ci troviamo insieme qui ed ora? Questa domanda ha certamente diversi livelli di risposta. - un caso, il fatto che ci troviamo insieme. scontato, normale, che si formi un gruppo di giovanissimi cristiani... - un bisogno profondo di tutti, e quindi anche degli adolescenti, quello di incontrarsi con persone che condividono interessi, gusti, scelte, ecc. - Gli adulti che si prendono cura della nostra vita di fede e della nostra appartenenza associativa hanno organizzato per noi questo 'momento comunitario' e dunque... noi siamo qui. Certo in ognuna di queste risposte c' un aspetto di verit, ma non basta. Non tutti i giovanissimi, ad esempio, hanno la possibilit di vivere questa esperienza. E poi, il nostro gruppo non necessariamente costituito da persone con gusti ed interessi simili, che si considerano reciprocamente simpatici ed attraenti. Osserviamo con sguardo profondo e attento il 'germoglio' che il nostro GRUPPO GIOVANISSIMI di AC Possiamo leggervi delle realt inaspettate e grandi. Ognuno di noi stato interpellato personalmente ma non per rimanere solo: siamo stati chiamati per essere insieme, nella comunit... Il fatto di trovarsi insieme con altri giovanissimi cristiani non una cosa ovvia. Guardiamo con stupore a questo regalo che ci viene offerto. fonte di gioia e di fortificazione. La voce che ci chiama alla comunit quella del Signore Ges. lui che ci prepara una realt di comunione alla quale 'possiamo' partecipare. il momento di scegliere se ascoltare e accogliere questo invito. La nostra unit non nasce dall'uguaglianza, dalle affinit. la fede nel Signore Ges e il desiderio di far diventare la nostra vita come la Sua, che danno un senso al nostro stare insieme. Il desiderio di vivere rapporti autentici, di vicinanza, di incontro trova, il suo stile giusto nel ricordare che siamo convocati in unit da un Dio che ha chiamato 'figlio' ciascuno di noi. La gioia di avere trovato questo gruppo ci lascia profondamente legati agli altri giovanissimi che stanno cercando. Aiutandoli a trovare trovi anche tu! Il nostro gruppo, cos come tutta la Chiesa, un segno per tutti, perch tutti possano vivere questo dono e riconoscerne la fonte. A proposito si legge nel documento del Concilio Vaticano II sulla chiesa: "... piaciuto a Dio di santificare e salvare gli uomini non separatamente e senza alcun legame fra loro, ma ha voluto costruirli in un popolo che lo riconoscesse nella verit e lo servisse nella santit... Dio ha convocato l'assemblea di coloro che credono e guardano a Ges autore della salvezza e principio di unit e di pace e ne ha fatto la sua Chiesa, perch sia per tutti e per ciascuno il sacramento visibile di questa unit salvifica" (Lumen Gentium cap. 2 par. 9). Con questa immagine possiamo approfondire il significato dell'essere convocati insieme. C' un progetto d'amore di Dio che vuole tutti gli uomini riuniti come figli di un unico Padre, a sperimentare questo piano di salvezza. Lo sguardo al 'germoglio' ci ha gi fatto scoprire che essere convocati insieme dal Signore Ges ci rende pi 'sciolti' nel vivere le relazioni tra noi: non ci siamo scelti ma siamo attratti dal progetto di amore del Padre... ci fa dire grazie, come per un regalo che posto nelle nostre mani e del quale desideriamo avere cura... ci d un supplemento di fiducia nei momenti difficili: lo Spirito, con la sua azione forte, ci guida verso la gioia del vivere insieme, al di l delle nostre debolezze. Ed ora in cammino! La Chiesa non ci accoglie come pellegrini in arrivo ma come pellegrini in partenza. Facciamo crescere le promesse contenute nel 'germoglio'...! Vi offriamo delle piste di ricerca per 'verificare' quanto vero quello che abbiamo detto. Pista A: presenze che 'invocano' Ciascuno di noi pu riconoscere, nella sua storia personale, alcune 'voci' che lo hanno chiamato. Seguendo il loro suono siamo giunti ad essere i giovanissimi che oggi siamo, ascoltandole ci siamo ritrovati ad essere gruppo di AC. Proponiamo due passi: 1 passo Costruite un 'archivio' di queste voci (a voi trovare il modo: attraverso frasi, immagini e, perch no, vive voci). Potreste distinguere: - le voci della vostra storia personale (progetti, attese, desideri, amici) - le voci della vostra storia in gruppi (catechesi, ACR, gruppo AC...) - le voci delle persone che avete incontrato e che, per voi sono state 'importanti' (genitori, giovani della parrocchia, don, animatore, 'testimoni'). 2 passo Due brani della Parola di Dio, il Salmo 139 (Signore tu mi scruti e mi conosci) e Efesini 1 ci rivelano uno straordinario retroscena: queste voci che abbiamo ricordato sono espressione di una convocazione, di una chiamata straordinaria che viene dal profondo del tempo, di un progetto che coinvolge noi e tutta l'umanit. Non abbiamo mai provato a riflettere seriamente sul fatto che la nostra storia ha queste radici nel progetto di Dio? Cosa ci fa pensare che la Scrittura ci riveli che siamo "predestinati ad essere suoi figli adottivi"? Confrontatevi su queste espressioni della Parola riprendendo o tutto il Salmo 139 o Ef 1,314. Pista B: 'Uno per tutti, tutti per uno' Siamo convocati uno per uno, da strade diverse, da storie diverse, ma per essere insieme. Non ci stato rivolto un appello ma una convocazione (l'etimologia unisce al senso della chiamata vocazione=vocare, chiamare, l'idea di essere chiamati in uno stesso luogo, insieme, con altri cum= con). Il gruppo giovanissimi di AC questo 'insieme' che ci stato 'regalato'. Proponiamo di stendere una prima CARTA D'IDENTITA' del vostro gruppo, utilizzando dei 'dati anagrafici' un po' speciali e, dal momento che vi siete appena ritrovati, basati sul vostro 'sogno' di gruppo. Ad esempio: - PER CHI siamo gruppo - PERCH siamo gruppo - CHE COSA ci rende gruppo. Il confronto con Atti 2,4248 potrebbe offrire interessanti suggerimenti alla vostra Carta. UN PASSO IN PIU' Delineando la figura del giovane di AC appare evidente una sua caratteristica fondamentale ed essenziale, una tensione continua del suo essere e del suo agire: il 'senso di Chiesa'. Nessuno sviluppa ed esprime la sua esistenza partendo da se stesso, ma in rapporto alla comunit degli uomini in cui viene alla luce. Ciascuno inserito in una storia, in un popolo, in una famiglia, in una comunicazione incessante, e sviluppa la sua vita solo e sempre all'interno di questa comunit. Allo stesso modo accade per la fede. E' lo stile di Dio del resto quello di salvare gli uomini non individualmente ma costituiti in popolo. La Chiesa cos chiamata ad esprimere il rapporto con Dio, il Dio della salvezza di tutto l'uomo, sottolineando una delle caratteristiche della natura dell'uomo: la sua socialit. Ma l'esperienza della Chiesa non soltanto il modo in cui si struttura l'esistenza religiosa dell'uomo in quanto uomo: nella Chiesa, nell'incontro con Cristo e con i fratelli, si rende possibile la partecipazione alla vita di Dio che vita di relazione e che fonda la capacit stessa di relazione dell'uomo. (...) Profondamente convinti di tutto questo, i giovani di AC scelgono di vivere in pienezza la vita della Chiesa, animati dalle ragioni di chiunque abbia scoperto nella chiesa la salvezza, quella salvezza che, pur avendo origine e compimento oltre lo spazio e il tempo, si fatta sperimentabile nello spazio e nel tempo. (dal Progetto Giovani di AC, pag. 56 e 57) IL LABORATORIO Siamo stati chiamati, convocati da molte voci, che danno suono ed eco alla voce del Signore Ges, ad iniziare l'avventura, ricca e grande, del gruppo e del cammino personale di AC all'interno della nostra chiesa parrocchiale e diocesana. Per noi questo costituisce un grande dono che, per, porta con s una responsabilit, un impegno. Chi riceve questo regalo deve diventare, a sua volta, voce amica che invita, che chiama, che accoglie. Come fare perch nessuno dei giovanissimi del tuo paese possa dire di non essere stato invitato ad iniziare, magari dopo tanto tempo, un cammino di approfondimento della propria fede e della propria 'chiamata-vocazione' singolare di giovane di AC nella chiesa? Pensate a qualche forma originale, simpatica, ma soprattutto carica di interesse autentico per le persone, per convocare i giovanissimi della parrocchia a questo cammino di fede e associativo. PER LA MIA PREGHIERA PERSONALE In ognuno dei 'tempi', approfondiremo e verificheremo un momento della 'lectio divina': un 'metodo' preciso e concreto per leggere adeguatamente la Parola del Signore. Cos diventer progressivamente un nostro modo di pregare. Troverai in ogni tappa un aspetto particolare della 'lectio'. In questo tempo ti proponiamo un'introduzione. Sicuramente avrai provato anche tu durante una gita in montagna, dopo una faticaccia in oratorio, uno studio 'sudato' desiderare di rinfrescarti per riprendere forze ed energie. Allo stesso modo necessario per la nostra vita (dalle sette del mattino alle sette del mattino dopo) andare a cercare acqua fresca ad una sorgente necessaria del cammino. Per noi andare allora alla sorgente avvicinarsi alla Parola di Dio; mettersi in ascolto, in sintonia ogni giorno con le parole di vita che Ges ci presenta e propone. Dire cos potrebbe sembrare difficilissimo, potrebbe apparire come una scalata senza sentiero. Ma per ritrovare i segnali e gli appigli ci viene in aiuto un metodo che la tradizione patristica chiama "lectio divina", lettura divina, e che consiste in una lettura della Parola di Dio in colloquio con Dio. Possiamo pensare alla Lectio come ad un cammino che, attraverso alcune tappe, ci introduce progressivamente all'incontro con Ges. Questo incontro trasforma la nostra vita. Un primo suggerimento: come propone anche la regola del Giovanissimo di AC, fissa ogni settimana uno spazio di tempo adeguato per 'fare la lectio' sul Vangelo della Domenica attraverso la modalit che l proposta alle pag. 11 e 12. Ti potr essere di aiuto un testo pensato proprio per questo: "spero nella Tua Parola" (disponibile in centro diocesano), che ti potr accompagnare in questo lavoro personale. ZAINO IN SPALLA Non soltanto essere in un gruppo ed essere appartenente di una associazione un dono del Signore che mi ha convocato, ma lo stesso essere cristiano segno del grande amore di Dio che d senso alla mia vita e alle mie scelte. Non lasciamo cadere, non sprechiamo questo amore. Esso infatti attende una risposta: la risposta di una vita autentica, vissuta in pienezza, carica di gioia, di generosit, di autenticit. Proprio per riuscire in tutto questo importante 'darsi una regola'! Per fare della nostra vita una risposta piena all'amore di Dio abbiamo bisogno di prendere alcune decisioni, di fare delle scelte precise e coraggiose, di dire dei 's' e dei 'no' arricchenti. Sappiamo per di dover fare i conti con la nostra fragilit, con la nostra pigrizia, il nostro egoismo; sappiamo di essere persone capaci di grandi slanci, di momenti di autentica generosit, ma spesso veniamo meno nella fedelt, nell'impegno quotidiano, nella costanza. Per imparare ad essere fedeli ogni giorno, per riprendere dopo qualche piccolo fallimento, per riuscire ad impegnarci anche quando l'entusiasmo viene un po' meno e la fatica incomincia a farsi sentire davvero utile costruire la propria regola di vita spirituale, come punto di riferimento chiaro e preciso per la propria relazione con il Signore (guarda a pag. 3 e 4 della Regola). Come giovanissimo di Azione Cattolica sei invitato a verificarti e ad orientarti con la regola incentrata su tre parole che dicono sinteticamente le scelte di un giovanissimo di AC: preghiera, comunione, discernimento, che diventano segni qualificanti del tuo sforzo di formarti come 'giovanissimo apostolo' (guarda a pag. 5 e 6 della Regola). Intorno a queste tre parole costruirai una vita capace di lasciarsi modellare dallo Spirito Santo ( questo il significato di 'regola di vita spirituale'), attenta ai bisogni dei fratelli e al mondo all'interno del quale si vive (guarda a pag. 7 della Regola). In ogni tappa del nostro itinerario riprenderemo alcuni elementi della Regola del giovanissimo di AC affinch tu possa 'farla tua'. Come primo passo ti invitiamo a leggere, o a rileggere, il testo della Regola 'Zaino in spalla' che trovi in centro diocesano. LA VITA NELLA MIA CHIESA Gli incontri fatti ai campi scuola diocesani, la festa dei giovanissimi di AC, sono un'occasione che ci aiuta a 'scaldarci il cuore', a spalancare i nostri orizzonti verso altre parrocchie, altri vicariati e guardare oltre il nostro paese...! Prova a verificare quanto si alzata la tua 'temperatura' e a segnarti (facendo 'buona memoria'!) che cosa di bello e di interessante hai sperimentato per la tua crescita personale. Magari ti ha 'provocato' a qualcosa si significativo...! Hai mai pensato alla 'grandezza' della nostra diocesi? Non tanto per dire: quanto grandi siamo!? Ma per guardare con 'cuore grande' a tutta la nostra chiesa, a tutti quei giovanissimi che come me fanno un cammino di maturazione bello e gioioso ed anche a tutti i cristiani della nostra chiesa vicentina. Inizia una ricerca per vedere quante sono le parrocchie della nostra diocesi, il numero dei vicariati: questo ti aiuter a comprendere che la chiesa non solo quella della mia parrocchia, ma un insieme di comunit cristiane che insieme formano un 'grande corpo' a cui 'capo' vi il Cristo, il nostro Signore Ges. alcuni appuntamenti 7 Settembre pellegrinaggio diocesano a Monte Berico per domandare luce e forza a Maria, Madre della Chiesa, patrona della nostra diocesi, affinch la fede della nostra chiesa cresca attraverso le attivit che propone 7 Ottobre Veglia missionaria per 'allargare i nostri stretti confini': la chiesa, le comunit cristiane sono presenti in tutto il mondo. Si prega affinch il vangelo sia offerto a tutti gli uomini affinch credendo nel Signore si salvino per mezzo di Lui 22 Ottobre Giornata mondiale missionaria: siamo invitati a riflettere sul fatto che tutti siamo 'missionari'...! Tutti siamo infatti inviati dal Signore ad essergli 'testimoni sino agli estremi confini della terra', attraverso la nostra presenza nella vita ordinaria DA PROTAGONISTA IN AC In questo tempo, magari per la prima volta, hai sentito parlare dell'Azione Cattolica Giovanissimi. Durante la 'festa Giovanissimi' (se ti suona sconosciuta chiedi lumi al tuo animatore!) qualcuno pu averti rivolto la proposta di partecipare al gruppo Giovanissimi di AC. Ti proponiamo, a questo proposito, un piccolo test, per fare il punto della situazione, per vedere come si sia tradotta 'in pratica' questa convocazione. (Le soluzioni al test sono nella pagina seguente.) 1. Chi ti ha fatto la proposta del gruppo AC Issimi? 2. In che occasione ti stata fatta questa proposta? 3. Che cosa ti ha colpito di pi? 4. Cosa ti intimorisce e preoccupa? 5. Cosa ti 'stuzzica'? 6. Che cosa ti aspetti da questa esperienza? 7. Hai gi coinvolto qualche amico? 8. Quando ci sar il primo incontro e dove? 9. Chi l'animatore a cui puoi fare riferimento? 10. Hai qualche compito da svolgere in vista del primo incontro? Hai risposto a tutte le domande? Sei pronto/a per incominciare l'avventura del gruppo Giovanissimi di AC. Buon viaggio! Hai risposto da 8 a 5 domande? Il gruppo di AC fa proprio per te. Prova a riaffrontare le domande lasciate aperte. Hai risposto da 4 a 1 domanda? Forse un supplemento di riflessione e un po' di spirito 'imprenditoriale' non ti farebbero male. Coraggio, ne vale la pena. Hai risposto a 0 domande? Riprova. Non sei certo il tipo che si arrende alla prima difficolt, devi solo trovare una persona (il don, l'animatore) che ti aiuti a chiarirti meglio le idee. N.B.: in caso di risposta negativa alle domande 7-8-9-10 si consiglia di fare in prima persona qualche passo, 'tampinando' il don, la suora, l'animatore o qualche giovane o adulto di AC della tua parrocchia. Aggiungi a questa pagina tutto il 'materiale' (fogli, disegni, oggetti, adesivi...) che ti stato consegnato alla festa. alcuni appuntamenti 2-3 Settembre 'due giorni' diocesana per tutti i responsabili parrocchiali e vicariali dell'associazione. E' un momento importante nel quale si 'lanciano' le varie proposte del programma associativo e pastorale. Ci si sperimenta come 'grande famiglia' associativa...! 12 Novembre la festa giovanissimi un incontro di approfondimento e di festa nel quale si 'tocca con mano' come ci siano tanti altri amici nell'AC che come me fanno il medesimo cammino. 'Come dolce e come bello che i fratelli stiano insieme' nella comunione e nella gioia festosa... UNA FINESTRA APERTA SUL MONDO Questo spazio intende richiamare la tua attenzione sulle vicende che ti circondano. In ogni 'tempo' potrai scrivere qui l'ambito, le persone, i gruppi, a cui vorrai dedicare una particolare attenzione. Sarai poi invitato a verificare quanto sei riuscito ad essere fedele a questo impegno preso personalmente. in questo tempo mi impegno ad essere attento a... con queste modalit... TEMPO DI AVVENTO CONDIVIDIAMO I NOSTRI DONI SPERO NELLA TUA PAROLA Ci introduciamo all'incontro comunitario con un momento di preghiera. La preghiera il 'dialogo d'amore e d'amicizia' che si crea tra Dio e l'uomo: Dio, il Padre attraverso il Figlio Ges, parla agli uomini come ad amici attraverso la sua Parola; gli uomini ponendosi in ascolto sperimentano come questo Dio parla 'sul loro cuore', sulla loro vita, su quello che stanno vivendo, provando... Prendiamo il vangelo della Domenica affinch questo ci aiuti ad 'usufruire' di ci che di pi normale abbiamo a disposizione. Ti potr essere di aiuto un testo che commenta in forma semplice queste letture, predisposto per te! E' stato pensato proprio per questo e s'intitola come questa rubrica: spero nella Tua Parola! La riflessione su questo brano biblico la puoi continuare personalmente... IN QUESTO TEMPO Tempo liturgico: Tempo d'Avvento ('adventus' significa 'venuta') il tempo nel quale la Chiesa ed ogni cristiano si scoprono pellegrini. La prima venuta di Ges nel mondo ha inaugurato la presenza del Regno di Dio tra noi. Il nostro viaggio prosegue verso la venuta definitiva di Ges, alla fine dei tempi. Stiamo 'svegli' per sapere sentire il Signore che "sta alla porta" della nostra vita: non spegniamo la fiaccola dell'attesa! Il Signore comunque viene, vicino, qui, si fa uomo come noi. Ci invita ad accoglierlo ora, senza esitazioni, come ha fatto Maria sua Madre, obbediente affinch "si compia in lei la Parola del Signore". Itinerario Associativo Il valore: FRATERNITA' Il nostro gruppo AC Issimi si accorge che 'stare insieme' non basta. Quale il segreto per vivere relazioni autentiche, che soddisfino il nostro bisogno di vita? Itinerario Catechistico: CERCARE CON GLI ALTRI LA VITA IL PERCORSO difficile guardare al nostro gruppo, alla nostra vita personale con occhi limpidi, capire quali sono le difficolt, gli ostacoli, ma anche le ricchezze, le cose positive. importante innanzitutto cercare di capire ci che sta accadendo nella nostra vita, nella nostra comunit. Ges ci ricorda che Lui che ci ha convocati e l'entusiasmo dell'inizio deve diventare pazienza, perseveranza. Lavorare insieme, giocare insieme, fare festa insieme non sono cose che si improvvisano, non basta essere tutti nello stesso posto per dirsi gruppo, per essere 'pezzetto' di Chiesa, comunit. Non basta perch ciascuno si senta accolto come un fratello, a proprio agio. Bisogna fare fatica, ma ne vale la pena! E se ciascuno fa la sua parte i risultati sono garantiti! Come si fa? Ecco alcuni atteggiamenti/valori indispensabili per il nostro gruppo e la nostra vita di Issimi di AC: * Umilt: "Se non diventerete come bambini, non entrerete nel regno dei cieli". I bambini non hanno pretese, non pensano di essere gi arrivati, di sapere tutto. Per questo sono capaci di avere quegli occhi limpidi su di s e sugli altri, che permettono loro di riconoscere i doni di Dio. Le persone umili non sono gelose delle doti degli altri, di ci che a loro manca, perch sanno che nemmeno tutta la loro vita basterebbe per ringraziare Dio di ci che invece ha donato a loro. * Accoglienza: non una cosa diversa dall'umilt, nasce da l. Se noi crediamo che tutto ci che abbiamo da Dio, a maggior ragione crediamo che anche gli altri del gruppo sono per noi un suo dono. Cosa significa? Significa che siamo capaci di amare l'altro, riconosciamo quali sono le sue capacit e gioiamo con lui per i doni che ha ricevuto. Significa anche che ci accorgiamo di chi nel gruppo o a scuola, o nello sport o al lavoro fa fatica, meno dotato, a lui vogliamo pi bene, cerchiamo di aiutarlo per quanto ci possibile. * Disponibilit: chi ha imparato a dire grazie per i doni che ha, sa che non pu tenerli per s. Sa che deve far fruttare i 'talenti' che Dio gli ha affidato, sa che per riuscirci non pu che donarli a sua volta. Se teniamo davvero al nostro gruppo giovanissimi, come possiamo risparmiare le nostre energie per poi magari lamentarci se le cose non vanno? * Correzione e perdono: la comunit non sar autentica quando tutti saranno perfetti, ma quando, aiutandoci gli uni gli altri con amore, sapremo vivere una fraternit che non esclude nessuno, ma si apre ad accogliere tutti, anche chi sbaglia. Allora sar pi facile chiedere di essere di nuovo accolti quando saremo noi a sbagliare. Vi offriamo due piste di ricerca e di impegno: Pista A: l'altro mi 'provoca' La diversit di carismi arricchisce la comunit e il mio gruppo: cosa significa accogliere l'altro come 'altro' da me? Sapete riconoscere le diversit che ci sono all'interno di alcune persone che conoscete? Essere diversi qualche volta crea problemi, non si riesce ad andare d'accordo in ogni occasione. cos anche per voi? Leggete insieme Rm 12,313: in che modo le vostre diversit vi rendono ricchezza l'uno per l'altro? Pista B: la 'difficile' fraternit La fraternit nasce dalla gratuit del dono di Dio: io non ne ho alcun merito. Paolo nella lettera agli Efesini chiaro su questo punto, questo per non ci deve togliere la responsabilit verso l'uso che poi facciamo dei doni. Leggete la lettera agli Efesini 2,1-10 Quanto vi lasciate condizionare dai giudizi che gli altri fanno sul vostro modo di comportarvi? Vi siete mai chiesti cosa si aspettano le persone da voi? Non vi sembra che qualche volta pretendano troppo? Chiedetevi ora cosa vi aspettate voi dagli altri: non possibile che qualche volta sottovalutiate le capacit dell'altro, mentre altre volte esageriate nelle aspettative? UN PASSO IN PIU' Il giovane di AC si sente provocato dalla logica della condivisione e del servizio: sceglie perci di assumere fino in fondo la vita e la storia della sua comunit parrocchiale e di quella diocesana. Egli cerca di offrire quotidianamente quello che e quello che possiede, perch consapevole che cos contribuisce alla manifestazione del dono-mistero della comunione e della edificazione della Chiesa come comunit. Il contributo di tempo, di intelligenza, di dedizione al farsi della comunit ecclesiale non fatto solo di spontaneit e neppure si esprime in impegni saltuari e sporadici; si realizza in una continuit che sa unire l'entusiasmo con la fatica del giorno dopo giorno. Di qui i caratteri che connotano la dimensione ecclesiale dell'esperienza dei giovani di AC: diocesanit, organicit, popolarit. (...) L'ecclesialit cos una nota costante, e perci caratteristica, dell'esperienza dei giovani di AC: ed una dimensione in continua costruzione, perch data da un senso di Chiesa in cui sempre si cresce, e che sempre si edifica. (dal Progetto Giovani di AC, pag. 58 e 60) IL LABORATORIO Mettiamo subito in pratica quello che abbiamo imparato in questa tappa e chiediamoci: cosa possiamo fare noi Giovanissimi di AC per gli altri adolescenti nostri coetanei della parrocchia ma anche di altri amici che incontriamo a scuola, nel lavoro, nello sport, nel divertimento, ecc.? Provate ad organizzare qualcosa per gli altri adolescenti: un momento di preghiera in preparazione al Natale, l'animazione di un momento gi preparato dagli animatori o dal don... Non importa quello che scegliete di organizzare, ci che conta che la scelta che fate sia guidata da una vera attenzione all'altro. Prima di decidere chiedetevi allora per chi state organizzando questo momento e cosa va meglio per loro. Sicuramente i vostri animatori vi possono essere di aiuto. PER LA MIA PREGHIERA PERSONALE Un primo passo per percorrere il cammino della Lectio Divina: la lettura evidenziata. Si prende in mano una penna e si apre la pagina del Vangelo. E' importante, perch il Vangelo si legge con la penna e non soltanto con gli occhi! 'Lettura' vuol dire perci qui, leggere e rileggere il testo sottolineando in modo da far risaltare le cose importanti. Si sottolineano i verbi, magari in rosso, si inquadra il soggetto principale, cos che sia messo bene in evidenza. Con una crocetta o con un piccolo cerchio, si richiama l'attenzione sulle altre parole che mi colpiscono. L dove non mi chiaro il senso, segno a margine un punto interrogativo. Occorre, insomma, che risaltino bene le azioni che vengono descritte, l'ambiente in cui avviene il fatto, il soggetto che agisce e chi riceve l'azione. Una doppia sottolineatura pu indicare quello che per me il punto centrale del brano. Allora scopriamo elementi che ad una prima lettura ordinaria ci erano sfuggiti, troveremo cose che non tutti ci aspettavamo, anche se pareva di sapere il brano a memoria. Dopo di ci possiamo anche prolungare questa operazione di 'lettura' cercando di ricordare dei brani simili della Bibbia, o di cercarli aiutandoci con le note. Un fatto simile a questo, in quale altro brano evangelico l'ho gi trovato? Questa insistenza di Ges c'era gi in qualche brano, l'ho gi trovato? Questa insistenza di Ges c'era in qualche brano dell'Antico Testamento? Dove? Ritorna in qualche lettera di S. Paolo? Si va a cercare il testo, lo si confronta, si notano le somiglianze e le differenze. Tutto questo aiuta a comprendere meglio la pagina che stiamo leggendo. Questo significa 'leggere la Bibbia con la Bibbia': la Parola di Dio si spiega da s! ZAINO IN SPALLA La Regola ti aiuta ad 'andare diritto' come un 'righello', cio a vivere bene la tua relazione d'amore e d'amicizia con il Signore. In questo periodo verifica alcuni punti della regola cercando di viverli nelle tue scelte quotidiane. Fai riferimento a 'Zaino in spalla', regola di vita spirituale dei Giovanissimi di AC. Preghiera La Regola ti invita a iniziare la giornata con 'dieci minuti' di preghiera (guarda a pag. 13). L'Avvento, tempo di vigilanza, deve trovarci 'svegli e pronti'. Cura allora in particolare la fedelt in questo appuntamento. In particolare cerca, davanti al Signore, di verificare quali sono le tue doti, che essendo doni Suoi, tu puoi mettere a servizio durante la giornata. Puoi coinvolgere anche i tuoi amici in un momento di preghiera prima dell'inizio delle lezioni in una chiesa vicina alla scuola. Comunione Dopo aver letto la parte della Regola sul 'far parte della chiesa' (guarda a pag. 25) scrivi qui sotto come la vuoi concretizzare in questo periodo. ................... ................... ................... Il sevizio in questo tempo rivolgilo in particolare al tuo gruppo a agli amici Giovanissimi di AC. Le tue capacit, il tuo impegno possono rendere sempre pi vivo il tuo gruppo parrocchiale e il 'momento comunitario' con gli altri Issimi di AC. Un invito: cerca qualche gesto, iniziativa... che lo possa rendere davvero simpatico e attraente per tutti i tuoi amici. Discernimento Il discernimento 'riconoscere i segni della vita di Dio' dice la regola (guarda a pag. 33). Lui stato allo stesso tempo un 'grande e povero segno' dell'amore per Dio per l'uomo: questo lo ha dimostrato con la venuta fra noi. Prova a 'vedere' che cosa stato ed Ges per l'umanit, che cosa ha 'prodotto' la sua presenza fra gli uomini. Egli stato un segno... LA VITA NELLA MIA CHIESA In questa tappa vogliamo guardare a quel 'pezzetto' di Chiesa che il GRUPPO con il quale stai compiendo un cammino di fede e gli amici Issimi di AC con i quali 'curi' la tua adesione all'AC. Guarda al tuo gruppo, cerca di fotografarlo: - Quante persone ne fanno parte? Fai passare i loro volti uno ad uno... quante cose vengono in mente! - Ti ricordi di un'iniziativa che vi siete divertiti ad organizzare insieme? - Come sono i rapporti? Si riesce a lavorare insieme? Ci sono divisioni all'interno del gruppo? Qualcuno isolato? - Come sono i rapporti con gli altri in oratorio? Come vi comportate verso i pi piccoli? E con i pi grandi? - Confrontati con gli altri: avete tutti la stessa idea del gruppo? Lo vedete in modi diversi? Parlatene insieme. Alcuni appuntamenti 20-24 Novembre La chiesa italiana si da appuntamento a Palermo per celebrare il convegno ecclesiale di questo decennio. E' il terzo convegno delle chiesa che sono in Italia, collocato all'interno del programma degli anni '90: Evangelizzazione e testimonianza della carit. Tema: Il vangelo della carit per una nuova societ in Italia. Icona biblica: Io faccio nuove tutte le cose (Apoc. 21,5). Le 'vie': i vescovi italiani hanno individuato cinque 'strade' attraverso le quali attuare il compito della nuova evangelizzazione: + cultura e comunicazione sociale + impegno sociale e politico + amore preferenziale per i poveri + famiglia + giovani Un giovanissimo di AC non pu non essere attento a questo avvenimento anche perch ti riguarda direttamente visto che si parler anche dei giovani. Due indicazioni: - prova a recuperare dal tuo don il documento preparatorio e va a leggere la parte che riguarda i giovani. Che cosa vi trovi di interessante? Quale attenzione da la chiesa ai giovani? - quando si svolger il convegno seguine lo sviluppo attraverso la stampa cattolica (attraverso il giornale Avvenire) e la televisione (sai che esiste un'emittente cattolica per il triveneto: si chiama Telechiara)! 8 Dicembre Immacolata concezione di Maria Festa dell'adesione DA PROTAGONISTI IN AC Dicembre il mese in cui in AC si rinnovano le 'adesioni'. Se non l'hai ancora fatto sarebbe ora che tu ci pensassi! Fare l'adesione vuol dire far sapere in giro che TU CI TIENI E CI STAI, ci tieni al tuo gruppo, alla Chiesa; ed hai intenzione di spendere i tuoi talenti per questo. Desideri restare in AC perch riconosci che ti aiuta a vivere la tua fede e ti offre un modo di 'abitare' e servire la chiesa. Questo non vuol dire che tutti gli adolescenti dovrebbero essere di A.C... o forse s? UNA FINESTRA APERTA SUL MONDO Questo spazio intende richiamare la tua attenzione sulle vicende che ti circondano. In ogni 'tempo' potrai scrivere qui l'ambito, le persone, i gruppi, a cui vorrai dedicare una particolare attenzione. Sarai poi invitato a verificare quanto sei riuscito ad essere fedele a questo impegno preso personalmente. in questo tempo mi impegno ad essere attento a... con queste modalit... TEMPO DI PACE ALLARGHIAMO I CONFINI SPERO NELLA TUA PAROLA Ci introduciamo all'incontro comunitario con un momento di preghiera. La preghiera il 'dialogo d'amore e d'amicizia' che si crea tra Dio e l'uomo: Dio, il Padre attraverso il Figlio Ges, parla agli uomini come ad amici attraverso la sua Parola; gli uomini ponendosi in ascolto sperimentano come questo Dio parla 'sul loro cuore', sulla loro vita, su quello che stanno vivendo, provando... Prendiamo il vangelo della Domenica affinch questo ci aiuti ad 'usufruire' di ci che di pi normale abbiamo a disposizione. Ti potr essere di aiuto un testo che commenta in forma semplice queste letture, predisposto per te! E' stato pensato proprio per questo e s'intitola come questa rubrica: spero nella Tua Parola! La riflessione su questo brano biblico la puoi continuare personalmente... IN QUESTO TEMPO Tempo liturgico: Tempo "per annum" tempo di immergere la nostra vita nella contemplazione e nella meditazione del mistero dell'incarnazione. Dio ama l'uomo e la storia al punto da morire per questo amore (il Crocifisso della Pasqua non altro rispetto al Bambino del Natale!). Al cristiano chiede di vivere secondo lo stesso stile: amare l'uomo e la storia di ogni giorno. Incarnazione significa estendere il primo annuncio del bambino: 'Pace in terra agli uomini di buona volont'. Pace intesa come Shalom: cio come sicurezza che tutto nelle mani di Dio ma anche nell'impegno dell'uomo affinch sia testimone dell'amore del Padre per ogni uomo. Itinerario associativo Il valore: COMUNIONE Che scoperta! La Chiesa non coincide con i confini del gruppo AC Issimi, e nemmeno con quelli dell'oratorio, della parrocchia, del vicariato, della diocesi... ma come fare esperienza di questo in prima persona? Itinerario catechistico: UNA GIORNATA DI GESU' IL PERCORSO Dalla tappa precedente abbiamo imparato che la comunit voluta da Ges vive al suo interno rapporti fraterni, segno che il Vangelo non un messaggio da declamare con le parole, ma da incarnare innanzitutto nella nostra vita da credenti. La fraternit a cui Ges ci chiama non per soltanto una fraternit locale, ristretta ad un piccolo gruppo, eventualmente il mio, o ad una cerchia ristretta di persone. Ges ci convoca per essere realt di comunione profonda, segno del suo amore che apre il cuore e si esprime in relazioni di aiuto, di amicizia, di condivisione profonda tra tutte le comunit cristiane che compongono la Chiesa. La relazione tra le diverse comunit dunque non nasce da bisogni particolari che spingono ad aiutarsi, ma si radica nella stessa natura della Chiesa e della sua missione: ogni uomo chiamato a stare in comunione con Ges e con tutti gli uomini che credono in Lui. Ma cosa significa "Comunione" e che tipi di comunione chiamato a vivere un credente? Per rispondere a questa domanda possiamo risalire alla parola greca che tradotta con "Comunione" e cio "Koinonia". Essa significa "Compropriet" e in questo caso specifico compropriet delle promesse messianiche o dell'unico Signore Ges Cristo. Questa compropriet fa scaturire le relazioni tra le diverse comunit. Queste relazioni di comunione sono poi di due tipi tra loro collegati: - c' una comunione orizzontale - c' una comunione verticale. Il primo tipo esprime le relazioni che nascono tra diverse comunit, tra diverse realt ecclesiali. Possono essere relazioni di aiuto, di dialogo, spesso anche a partire da culture e storie diverse. Da sempre avvengono queste relazioni. Gi gli Atti degli Apostoli narrano degli scambi epistolari e di aiuti concreti tra la comunit di Antiochia e quella di Gerusalemme. Oggi anche noi viviamo queste relazioni mediante scambi tra parrocchie vicine o attraverso il confronto con le Chiese dell'est Europa o dell'America latina, dell'Africa e dell'Asia. Nella Chiesa queste relazioni orizzontali sono garantite nella loro unit, pur nella diversit tra credenti, dal collegio dei Vescovi, guidati dal Papa. Essi, infatti, continuano la missione degli Apostoli e di Pietro. Sono loro il riferimento con il quale entrano in relazione tutte le comunit, stabilendo una "comunione verticale". Tale comunione si realizza all'interno delle singole diocesi che fanno capo al proprio Vescovo che a sua volta in comunione con il Papa. Sembra una realt complicata, ma se ben capita permette di comprendere l'orizzonte universale della Chiesa che racchiude tutte le comunit pur nelle loro diversit in nome dell'unico Signore annunciato dal Vangelo. Possono cos sperimentare la natura della nostra chiesa Cattolica (cio universale) e Apostolica (legata agli apostoli e chiamata alla missione verso tutti gli uomini), che professiamo nel credo tutte le domeniche. La comunione orizzontale: quali passi per viverla? Abbiamo visto che per una pi intensa fraternit occorre scommettere sui rapporti vissuti dalle proprie comunit e tra le diverse comunit. Confrontarsi e dialogare non per sempre facile. Talvolta prevalgono i pregiudizi, le chiusure, la paura di uscir fuori dalla propria parrocchia. Ci segno che la realizzazione della comunione orizzontale s frutto dello sforzo dei singoli credenti ma anche dono del Signore da chiedere e da accogliere. - Quale ruolo pu avere il gruppo e un Issimo di AC nel costruire ponti tra le diverse comunit parrocchiali e nell'interno della parrocchia? - Con quale prontezza accogliamo l'invito a partecipare a momenti di incontro vicariali o diocesani? - Come possiamo far compiere passi in avanti in questa direzione al nostro gruppo Issimi di AC? Per rispondere a queste domande pu essere utile confrontarsi con un passo del Nuovo Testamento dove Paolo parla della relazione tra le diverse comunit: 1Tes 3,1-13. La comunione verticale: il magistero della Chiesa La comunione orizzontale non scade in un dialogo confuso se viene mantenuto un riferimento preciso al Vescovo e precisamente ai suoi insegnamenti che orientano la vita dei credenti. In questo senso i Vescovi e tra loro il Papa sono "magistri" cio maestri e i loro insegnamenti rappresentano il magistero della Chiesa. Ad esso si deve attenzione e obbedienza, cos come ogni fedele tenuto a far riferimento alla persona del suo Vescovo, che nella parrocchia rappresentato dal parroco. - Come deve esprimersi questa obbedienza al Vescovo secondo voi? - Vivete come 'peso' e 'costrizione' della vostra libert questo aspetto oppure come aiuto per essere credenti in Ges? Avete risposto alle convocazioni che il nostro Vescovo vi ha rivolto pi volte come Giovanissimi? - Conoscete dei documenti del magistero della Chiesa? Come questi possono orientare la vita delle vostre comunit? - Provate a riflettere sul ruolo del Giovanissimo di AC e del gruppo di amici di AC per realizzare ulteriormente all'interno delle vostre comunit questa obbedienza. UN PASSO IN PIU' L'Azione Cattolica ha perci come suo fine proprio, lo stesso fine apostolico della Chiesa. Il suo primo compito quello di suscitare nei suoi soci e in tutti i cristiani la consapevolezza della propria vocazione all'apostolato: che non il fare un certo numero di pratiche o attivit e discorsi, ma essenzialmente partecipare come membra attive dell'edificazione del corpo di Cristo che la Chiesa, partecipando perci stesso nel modo che proprio dei laici alla sua missione di salvezza. (...) Per questo l'ampiezza dell'apostolato dell'Azione Cattolica pu essere indicato in tre grandi direttive o meglio in tre dimensioni: - essere scuola di vita spirituale e di maturit cristiana; - collaborare all'azione pastorale; - contribuire all'animazione cristiana della societ. (Vittorio Bachelet) IL LABORATORIO Essere Chiesa significa anche 'darsi da fare' per sperimentare contemporaneamente: - la comunione orizzontale con altri gruppi e altri amici Issimi di AC: prova a 'contattare' altri Issimi di AC della parrocchia e del vicariato per allargare i tuoi orizzonti e sperimentare questa pi ampia comunione ecclesiale...! - e quella verticale con il Vescovo: il successore degli Apostoli e ci aiuta a vivere un'intensa sintonia con tutta la diocesi, collegando strettamente tutte le realt in essa presenti. PER LA MIA PREGHIERA PERSONALE Dopo il primo momento della lettura si passa a quello successivo: il gradino della meditazione. La mediazione la riflessione su ci che il testo ci vuol dire, sui sentimenti e sui valori permanenti nel testo. Si cerca cio di comprendere quali giudizi e proposte di valore sono espliciti ed impliciti nelle parole, negli atteggiamenti, nelle azioni. Lo si fa attraverso domande come queste: come si sono comportati i personaggi del brano? Qual il loro atteggiamento verso Ges? Quali i sentimenti di Ges nei loro riguardi? Come mai sono state dette quelle parole? Che senso hanno quei gesti? In questo modo cominciano ad emergere i sentimenti e i valori perenni e centrali: i sentimenti dell'uomo di ogni tempo come il timore, la gioia, la speranza e all'opposto la paura dell'affidarsi, il dubbio, la solitudine. Gli atteggiamenti di Dio verso di noi: la bont, il perdono, la misericordia, la pazienza. La riflessione sui sentimenti e sui valori diviene fonte di confronto con la situazione ed esperienza personale di chi legge: in quale personaggio del racconto evangelico mi ritrovo? Ho il desiderio di Zaccheo di vedere il Signore? Vivo il bisogno di salvezza della Maddalena? Chiedo aiuto per avere pi fede come il ragazzo epilettico? Oppure sono vicino a quel personaggio che si crede giusto, che non accoglie Ges, che lo invita per criticarlo e per esaminarlo? Mi fa paura ci che dice Ges, magari perch mi scomoda, mi costringe a cambiare qualcosa nella mia vita? Questa la meditazione. Essa tuttavia non fine a se stessa, ma tende a farmi entrare in dialogo con Ges, a diventare preghiera. ZAINO IN SPALLA In questo periodo verifica alcuni punti della regola, cercando di viverli nelle tue scelte quotidiane. Fai riferimento a 'Zaino in spalla', regola di vita spirituale dei Giovanissimi di AC. Preghiera Il tempo della Pace quello dei grandi orizzonti: anche la nostra preghiera non deve avere confini. La Regola ti invita ad una breve sosta durante la giornata (guarda a pag. 13): vivila come occasione per presentare a Ges le gioie, le sofferenze, le ricchezze e le povert di tutto il mondo. Comunione C' un'occasione per conoscere sempre meglio la Parola di Dio, la voce del magistero della Chiesa: il cammino di educazione alla fede fatto attraverso il catechismo predisposto per voi adolescenti. Questo cammino viene fatto nel gruppo. Come ti suggerisce la Regola (guarda a pag. 25 e 26), vivilo con impegno e continuit. Dai il tuo contributo per la buona riuscita dell'incontro di gruppo in vista del cammino di fede. Cerca anche di farti carico di qualcuno che, magari, si sta perdendo per strada. Dopo aver letto la parte della Regola sul 'donare con competenza' (guarda a pag. 26) scrivi qui sotto come la vuoi vivere in questo periodo. __________________________________________________________ __________________________________________________________ __________________________________________________________ Discernimento Come dice la Regola, per scoprire nella mia vita e nella storia nella quale sono inserito i segni della presenza del Signore e quindi la sua 'incarnazione', necessario che mi accompagni una persona adulta nella fede (guarda a pag. 35). Domando quindi al mio don, o ad una religiosa (suora) o anche a qualche animatore o una coppia, di aiutarmi in questo cammino di crescita per sperimentare maggiormente l'amore del Signore. Vado quindi in cerca di questa persona... che diventer il mio 'accompagnatore spirituale'...! LA VITA NELLA MIA CHIESA Tu e il tuo vicariato In che vicariato ti trovi? __________________________________________________________ Quante parrocchie fanno parte del tuo vicariato? __________________________________________________________ __________________________________________________________ Scrivi i nomi di quelle che conosci... __________________________________________________________ __________________________________________________________ __________________________________________________________ __________________________________________________________ Nel tuo vicariato vengono proposti alcuni momenti di incontro tra giovani e Giovanissimi. Segnala quelli che conosci... __________________________________________________________ __________________________________________________________ __________________________________________________________ Che esperienza ne hai? Sono per te motivo di crescita? __________________________________________________________ __________________________________________________________ __________________________________________________________ Tu ed i tuoi amici Issimi di AC siete coinvolti in alcune iniziative vicariali? Come vivete il rapporto con altri gruppi e persone? Sono queste occasioni di scambio e di crescita? __________________________________________________________ __________________________________________________________ __________________________________________________________ Alcuni appuntamenti 1 Gennaio Giornata mondiale della Pace: partecipo ai 'cammini per la pace' che vengono fatti nelle varie zone della diocesi per testimoniare che sono un uomo e una donna di pace. 4 Febbraio Giornata per la vita: un'occasione per mantenere desto il senso del valore della vita e soprattutto di quella nascente: ricordiamo nella preghiera tutti bambini 'non nati'...! Leggi il messaggio che viene inviato dai vescovi a tutti cristiani per tale ricorrenza. DA PROTAGONISTA IN AC Il mese di Febbraio il mese del WEEK END DI SPIRITUALITA' (dal 2 al 4) Quando ci si mette a seguire Ges per il bene della chiesa necessario stare con Lui in forma pi prolungata, a tu per tu...! E' un tempo che ci regaliamo per vivere in modo diverso la nostra relazione con il Signore. Questo significa come Issimi di AC curare in modo particolare il 'primato della vita spirituale' come cosa 'primaria' della nostra vita. Puoi iscriverti mediante il tuo animatore o telefonando direttamente a Villa S. Carlo (0444/971031). UNA FINESTRA APERTA SUL MONDO Questo spazio intende richiamare la tua attenzione sulle vicende che ti circondano. In ogni 'tempo' potrai scrivere qui l'ambito, le persone, i gruppi, a cui vorrai dedicare una particolare attenzione. Sarai poi invitato a verificare quanto sei riuscito ad essere fedele a questo impegno preso personalmente. in questo tempo mi impegno ad essere attento a... con queste modalit... TEMPO DI QUARESIMA CERCHIAMO LE RADICI SPERO NELLA TUA PAROLA Ci introduciamo all'incontro comunitario con un momento di preghiera. La preghiera il 'dialogo d'amore e d'amicizia' che si crea tra Dio e l'uomo: Dio, il Padre attraverso il Figlio Ges, parla agli uomini come ad amici attraverso la sua Parola; gli uomini ponendosi in ascolto sperimentano come questo Dio parla 'sul loro cuore', sulla loro vita, su quello che stanno vivendo, provando... Prendiamo il vangelo della Domenica affinch questo ci aiuti ad 'usufruire' di ci che di pi normale abbiamo a disposizione. Ti potr essere di aiuto un testo che commenta in forma semplice queste letture, predisposto per te! E' stato pensato proprio per questo e s'intitola come questa rubrica: spero nella Tua Parola! La riflessione su questo brano biblico la puoi continuare personalmente... IN QUESTO TEMPO Tempo liturgico Tempo di Quaresima (dal latino quadragesima=quaranta) tempo di preparazione alla grande celebrazione della Pasqua del Signore. La liturgia ci conduce nel deserto, luogo dove fare l'esperienza della vicinanza e dell'amore di Dio. Viene lanciata una sfida: cambiare la vita, pensare e vivere secondo lo spirito del Vangelo. Tutta la comunit cristiana esprime questo desiderio di camminare sulla strada del Signore con scelte di penitenza e di preghiera, gesti di carit e di solidariet. Itinerario associativo il valore: FARE MEMORIA Essere Issimi di AC, essere Chiesa, non nasce dal desiderio e dalla fantasia di qualche uomo ma da un mandato del Signore Ges. Quali sono le radici del nostro essere Chiesa? Itinerario catechistico: IL VOLTO DELL'AMORE IL PERCORSO Abbiamo finora approfondito la fraternit e la comunione che ci hanno fatto gustare la bellezza dello stare assieme. Di questo non si pu fare a meno per la crescita della personalit di ciascuno e della maturazione in umanit. L'incontro con gli altri e le loro diversit pone domande serie su che cosa sia accoglienza e condivisione. Queste domande devono sempre accompagnare il nostro cammino. C' un modo di essere gruppo e di essere Chiesa che quello, nel nome di Ges, di progettare, del fare assieme e del dire quelle cose che stanno a cuore, di combattere quelle storture che sembrano ingiuste e soprattutto del farsi e del far sentire umanamente bene ogni uomo che osiamo chiamare 'fratello'. Il riferimento a Ges essenziale per poter vivere l'esperienza della Chiesa. C' per un rischio: possiamo a volte costruircene un'immagine 'personale', condizionata di nostri gusti, aspettative, bisogni. Capita cos che qualcuno veda in Ges Colui per il quale vale la pena dare la vita e un altro lo pensi come quello a cui accendere una candela per fare andar bene un esame. Di questo non dobbiamo spaventarci, gi gli apostoli hanno fatto fatica a comprendere Ges, perch anche per loro era facile proiettare e riversare su di lui le proprie attese. E' difficile comprendere ed accogliere Ges, che si rivela sempre pi grande di ogni attesa umana (i miracoli ne sono un esempio: Egli non solo guarisce il corpo ma dona la fede). Questa diversit a volte ci porta anche ad ipotizzare immagini diverse di Chiesa, di gruppo, modi diversi di vivere l'impegno per il Vangelo: infatti sono in stretta dipendenza con il modo di intendere il Signore. Ci sono poi le resistenze personali dettate dalla paura, il non voler perdere la faccia, alcune timidezze, un ripiegamento su di s: anche queste realt condizionano e ritardano la costruzione di una Chiesa viva. Diviene quindi necessario non perdere di vista ci che essenziale e ritornare alla fonte dell'essere Chiesa. Paolo ci aiuta a compiere il primo passo quando ci dice: "quello che ho ricevuto lo trasmetto a voi". Comprendiamo come possiamo essere Chiesa autentica: molto importante che ci che si ricevuto da Ges sia vissuto nella sua integrit e cos riconsegnato, perch anche altri, attraverso noi, possano conoscere il Figlio di Dio in maniera autentica. Siamo qui per ricevere un dono e per riconsegnarlo ad altri. Questo passo lo si pu compiere onestamente se si va alla ricerca del vero volto di Ges - e non del 'Ges secondo me' - e se questo volto diventa per noi incontro vissuto quotidianamente. Per questo Ges ci invita continuamente a fare memoria di Lui. _ l'invito ad unirsi con Ges, a vivere e ripetere i suoi gesti e le sue parole, in una continua fedelt. I due grandi doni con cui facciamo memoria del Risorto sono la Parola e l'Eucarestia. Abbiamo scoperto che la fedelt a Ges e il ritorno alle fonti del nostro essere Chiesa si compie nel fare memoria di Lui. Il fare memoria di ci che Dio ha compiuto era un atteggiamento costante richiesto al credente gi nell'Antico Testamento. Era un modo che il popolo di Dio viveva per tenere viva la gratitudine e per non dimenticare le proprie origini di popolo salvato. Precisamente il contenuto di "memoria": - non un semplice ricordo e un annuncio di questo ricordo - riconoscere che Dio ha agito e agisce - obbedire alla sua iniziativa - rendere presente l'azione salvifica di Dio - rendere grazie e fare appello alla sua iniziativa. Per noi il fare memoria di Ges si rende visibile nella sua Parola e nell'Eucarestia, cos come si legge in 1Cor 11,23-26. Riguarda questo brano e poi rifletti sulle domande seguenti: - Le nostre Eucarestie sono la memoria della croce di Ges, la memoria della storia di Ges e della fede nel risorto vivente? - La Parola e l'Eucarestia 'vissute' quale volto di Ges ci trasmettono? - Come ci prepariamo alla S. Messa? - La Parola di Dio 'lampada per i miei passi'? Quale 'confidenza' ho con la Bibbia? - Le nostre scelte partono dalla Parola di Dio? Oggi possibile ancora fare memoria di Ges perch le comunit cristiane sono state fedeli a riconsegnare ci che anche loro hanno ricevuto, a ci le comunit sono state sollecitate fin dall'origine (2 Tim 4,1-5). La fedelt a ci che si ricevuto porta a non svendere il messaggio di Ges per renderlo pi appetibile o pi popolare. Fedelt per anche dire il volto di Ges nella sua integrit in maniera nuova di fronte a situazioni nuove. Quello che abbiamo tra le mani sempre qualcosa di pi grande di noi che non possiamo possedere o modificare. Se questo vero ci sono almeno due difficolt che da sempre accompagnano le comunit: 1) Vivere da fratelli in Cristo anche quando subentrano nel proprio modo di fare, in maniera pi o meno sottile, il guardare solo a se stessi e al proprio gruppo, alcune forme di timidezza, alcune paure o una doppiezza nel presentarsi. Quali sono i nostri blocchi? Cosa ci impedisce di vivere da fratelli? 2) Riuscire a trasmettere fedelmente ci che si ricevuto. Quali difficolt incontri nell'annunciare fedelmente Ges? - Il Giovanissimo di AC ha a cuore la missione della Chiesa (annuncio del Vangelo, luogo della memoria di Ges morto e risorto e dell'attesa del suo ritorno). Come aiutare i nostri amici, noi stessi, a mantener fede a questa missione in situazioni dove sembra che l'essenziale sia altro? UN PASSO IN PIU' Ognuno di noi si avvicinato all'AC nel corso della sua storia di ragazzo o di giovane, una storia che sempre originale e diversa. Viene per per ciascuno di noi un momento in cui si desidera fare il punto, mettere in ordine le esperienze fatte e le intuizioni affiorate lungo la strada, per riuscire a vedere con chiarezza che cosa vuol dire, in fin dei conti, essere un giovane o una giovane di AC. Viene la voglia di capire bene cos' ci per cui lavoriamo, quali sogni abbiamo, qual il nostro progetto, chi siamo noi giovani di AC. Tutte le nostre storie originali hanno la stessa radice. Siamo giovani credenti. La radice di ogni nostra storia l'incontro con Ges, il Cristo, il Signore della vita. Siamo giovani credenti con il profondo desiderio di vivere in pienezza la nostra storia personale, ed anche la storia comune del nostro tempo e del nostro paese. Questo desiderio diventa per noi l'impegno stabile, costante, di dedicarsi organicamente e con creativit alla vita e alla missione della Chiesa locale. Facciamo nostri gli obiettivi della Chiesa, cio l'evangelizzazione e la santificazione degli uomini, scegliendo di realizzarli con le ricchezze della nostra et, nella nostra vita personale e comune. Cercando di mettere in pratica quello che i Vescovi hanno raccomandato nel Concilio Vaticano II, cio che i giovani siano gli apostoli dei giovani, impegnandoci fra i nostri coetanei. Il Signore pienezza, realizzazione di ogni attesa e di ogni desiderio dell'uomo, e l'incontro con Lui si vive nella chiesa e attraverso la Chiesa. Perci abbiamo un desiderio che ci spinge, che d slancio al nostro impegno: quello che l'incontro con Ges possa essere gustato e accolto da ogni giovane. Ci che vogliamo rendere sempre di pi questa Chiesa, che ha il volto concreto delle nostre diocesi e delle nostre parrocchie, una casa accogliente per i giovani. (dal Progetto Giovani di AC, pag. 23 e 24) IL LABORATORIO Dice un Vescovo: "...qualche volta mentre sto per iniziare la lettura o il canto del Prefazio, osservo la gente e la vedo assorta, in assoluto silenzio, come avvolta dal senso della presenza di Dio. _, appunto, un fatto 'estatico' e credo avvenga perch il mistero penetra nelle coscienze che sono arrivate ad una certa maturazione. Purtroppo noi abbiamo ridotto al minimo la Messa sia nel tempo sia nei gesti... Mi sono chiesto come mai celebrando in alcune comunit parrocchiali ben affiatate ben guidate mi sento in pace, mentre celebrando in altre che vivono divisioni, litigi, dissensi con i pastori, mi sento inquieto e affaticato, vuol dire che la liturgia davvero uno specchio della vita comunitaria". Le espressioni di questo Vescovo ci invitano a guardare con maggiore attenzione alle celebrazioni delle nostre Messe. Vi proponiamo di animare una celebrazione eucaristica all'interno della vostra comunit, magari scegliendo quella che meno curata. PER LA MIA PREGHIERA PERSONALE Il terzo momento della 'lettura divina' la preghiera. Dal fatto narrato si rivela gradualmente, a me che ho meditato, la presenza del Signore, intuisco che quelle parole sono un invito personale che viene fatto a me. La preghiera comincia a coinvolgermi. Entro nei sentimenti religiosi che il testo evoca e suscita: la lode a Dio per la sua grandezza e per la sua bont verso di noi, di ringraziamento, di richiesta di grazie, chiedo perdono perch di fronte ai valori proposti dal brano evangelico mi trovo mancante. Domando umilmente di poter essere coerente con le indicazioni di Ges. Esprimo fede, speranza e amore. La preghiera, poi, si estende e diventa preghiera per i propri amici, per la propria comunit, per la Chiesa, per tutti gli uomini. Ad un certo punto dal momento della preghiera si passa a quello della contemplazione, quasi senza accorgersene. ZAINO IN SPALLA In questo periodo verifica alcuni punti della Regola cercando di viverli nelle tue scelte quotidiane. Fai riferimento a 'Zaino in spalla' la Regola di vita spirituale dei Giovanissimi di AC. Preghiera Dopo aver letto la parte della Regola sull'Eucarestia (guarda a pag. 14 e 15), scrivi qui sotto come la vuoi concretizzare in questo tempo. _________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________ Comunione La Regola ci richiama il valore del rapporto fraterno (gi hai cercato di viverlo nel tempo di Avvento). In questo tempo cerca di approfondirlo nei confronti di adolescenti che come te si sforzano di seguire Ges: sono i tuoi amici, ma sono anche quei tuoi coetanei che vivono altre esperienze ecclesiali: pu essere bello confrontarsi personalmente con loro per scambiarsi riflessioni. Servire lo stile di Ges. L'impegno nella Quaresima di assomigliare il pi possibile a Lui. Prova ad individuare per ogni settimana (magari partendo dalle letture domenicali) un atteggiamento di servizio di Ges per attualizzarlo poi nella tua vita. Discernimento La regola ci propone di tenere il diario del cammino spirituale attraverso un 'quaderno spirituale' (guarda a pag. 35). Il tempo di Quaresima un tempo particolare nel quale siamo chiamati a rinsaldare la nostra vita secondo lo Spirito. Fatti aiutare anche da questo semplice strumento. Comincio a farne uno tutto mio... LA VITA NELLA MIA CHIESA Il ritorno alla radici ci pone la domanda su come conosciamo il volto di Ges. Il momento privilegiato della conoscenza di Ges e dell'approfondimento dei contenuti della fede il cammino di fede fatto attraverso il catechismo. - Quanto tempo del cammino di gruppo abbiamo dedicato alla conoscenza di Ges? _________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________ - Quale volto di Ges possiamo dire di conoscere attraverso il percorso fatto in parrocchia? _________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________ - Se nella catechesi di quest'anno non stato dato spazio a questo; Perch secondo te? Cosa ha avuto pi spazio? _________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________ - Proviamo a cogliere la distinzione tra momento del cammino di fede e il momento formativo di AC. Quale contributo, come Giovanissimi di AC possiamo dare al momento di catechesi? _________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________ Alcuni appuntamenti 31 Marzo Giornata mondiale della giovent: il momento in cui tutti giovani del mondo ricordano la loro adesione al Signore e il loro impegno di annunciarlo con la vita e con le opere. Leggi il messaggio che il Papa ti scrive: prova e vedere che cosa fa maggiormente per te... DA PROTAGONISTA IN AC "Diamoci una regolata" l'espressione che viene usata quando ci si sente di esagerare e di perdere il controllo della situazione non capendo pi il cammino che si sta compiendo oppure quando questo sta diventando caotico. Come sai uno dei punti cardine del Giovanissimo di AC quello di avere una Regola e viverla. La Regola aiuta a maturare perch libera dalla schiavit delle voglie momentanee e porta ad uniformarsi a ci che vero ed importante per la vita. Detto in soldoni la Regola pu essere il modo concreto per seguire Ges, per camminare assieme agli altri nella Chiesa. un modo per renderti disponibile alla Parola di Ges e di crescere confrontandoti e misurandoti continuamente con qualcosa di oggettivo e superando pian piano le resistenze che hai di fronte alle esigenze del Vangelo. un passare dal fare quello che vuoi al fare ci che ti aiuta a crescere e ad essere fedele a Ges. Chiediti Come vivi giorno per giorno la Regola del Giovanissimo di AC, che hai gi visto pi volte richiamata anche nelle pagine precedenti? _________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________ Quale difficolt incontri? _________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________ Quali motivazioni a favore della Regola? _________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________ Nel gruppo ne parliamo e ci sosteniamo a vicenda? _________________________________________________________ _________________________________________________________ _________________________________________________________ UNA FINESTRA APERTA SUL MONDO Questo spazio intende richiamare la tua attenzione sulle vicende che ti circondano. In ogni 'tempo' potrai scrivere qui l'ambito, le persone, i gruppi, a cui vorrai dedicare una particolare attenzione. Sarai poi invitato a verificare quanto sei riuscito ad essere fedele a questo impegno preso personalmente. in questo tempo mi impegno ad essere attento a... con queste modalit... TEMPO DI PASQUA COSTRUIAMO INSIEME SPERO NELLA TUA PAROLA Ci introduciamo all'incontro comunitario con un momento di preghiera. La preghiera il 'dialogo d'amore e d'amicizia' che si crea tra Dio e l'uomo: Dio, il Padre attraverso il Figlio Ges, parla agli uomini come ad amici attraverso la sua Parola; gli uomini ponendosi in ascolto sperimentano come questo Dio parla 'sul loro cuore', sulla loro vita, su quello che stanno vivendo, provando... Prendiamo il vangelo della Domenica affinch questo ci aiuti ad 'usufruire' di ci che di pi normale abbiamo a disposizione. Ti potr essere di aiuto un testo che commenta in forma semplice queste letture, predisposto per te! E' stato pensato proprio per questo e s'intitola come questa rubrica: spero nella Tua Parola! La riflessione su questo brano biblico la puoi continuare personalmente... IN QUESTO TEMPO Tempo Liturgico: Tempo di Pasqua una grande festa che dura cinquanta giorni, fino alla domenica di Pentecoste. il tempo in cui la Chiesa ricorda con pi entusiasmo che dalla Pasqua nasce la sua missione evangelizzatrice, in particolare leggendo il libro degli Atti degli Apostoli. La nostra comunit cristiana si confronta con il programma di vita della prima comunit: l'ascolto dell'insegnamento degli apostoli, la preghiera, la frazione del pane, la comunione fraterna. Itinerario Associativo: Il valore: CORRESPONSABILIT_ "I care", mi interessa, ho cura, partecipo, ho un mio compito, devo rispondere di questo... Sono le parole d'ordine dell'AC Issimi che sa di avere una parte insostituibile nella costruzione della Chiesa. Itinerario Catechistico: TESTIMONI DI AMORE E DI FRATERNIT_ IL PERCORSO Chiediamoci in questa tappa cosa significhi essere 'collaboratori alla missione della Chiesa'. Nella tua parrocchia il Consiglio Pastorale l'organismo che pi di tutti rappresenta la partecipazione dei laici nella vita della comunit. Vivere la comunione nella Chiesa ed esserne segno deve significare per il Giovanissimo di AC sentirsi corresponsabile della vita della sua parrocchia. Per tentare di capire cosa significhi, decliniamo la "corresponsabilit" con alcuni verbi: * Partecipare: per collaborare alla missione della Chiesa bisogna prendervi parte. Questo non significa semplicemente prendersi degli impegni e portarli avanti con fedelt (anche se sarebbe gi molto!), ma significa interessarsi di cosa succede in oratorio, del perch si fanno alcune attivit e non altre, di quali sono i bisogni. Partecipare non significa insistere col don perch mi faccia lavorare, significa cercare di capire dove ha pi bisogno del mio aiuto, anche se non si tratta di un servizio che mi entusiasma. * Comunicare: uno dei problemi pi grossi nella Chiesa oggi. Ciascun gruppo cammina per conto proprio dimenticando di essere membra di un unico corpo. Cosa accadrebbe se i nostri piedi decidessero di prendere direzioni diverse? Sarebbe proprio un pasticcio! _ importante che ci si parli, che ci si confronti sui cammini che si stanno percorrendo. Lavorando nella stessa direzione degli altri gruppi sar pi facile arrivare da qualche parte. Ecco perch, tra l'altro, importante rimanere in comunione col proprio Vescovo, lavorare con gli adolescenti del vicariato, con gli altri amici che conosciamo... * Essere laici: "I laici sono soprattutto chiamati a rendere presente ed operosa la Chiesa in quei luoghi e in circostanze in cui essa non pu diventare sale della terra se non per loro mezzo. [...] Grava quindi su tutti i laici il glorioso peso di lavorare perch il divino disegno di salvezza raggiunga, ogni giorno di pi, tutti gli uomini di tutti i tempi e di tutta la terra" (Lumen Gentium n. 33). Da laici siamo dunque chiamati non solo a svolgere in obbedienza alcuni compiti ecclesiali ma anche a sensibilizzare la Chiesa rispetto a problemi e situazioni che si incontrano nella quotidianit della scuola, del lavoro e della famiglia. Tali aspetti, infatti, molto spesso, non sono oggetto di attenzione in parrocchia e nei nostri gruppi eppure essi sono importanti dato che la missione della Chiesa ha come orizzonte il mondo stesso. Vogliamo approfondire cosa significhi per chi di AC sentirsi corresponsabile della missione della Chiesa. Per farlo vi proponiamo di leggere insieme una parte dello Statuto dell'ACI. Per cominciare potreste leggerne i numeri dall'1 al 10 qui riportati e poi porvi le seguenti domande: - Quali caratteristiche del laico di AC riuscite a far emergere? - Quali compiti pu assumersi all'interno della Chiesa? 1. L'AC Italiana una associazione di laici che si impegnano liberamente, in forma comunitaria ed organica ed in diretta collaborazione con la Gerarchia, per la realizzazione del fine generale apostolico della Chiesa. 2. L'impegno dell'ACI, essenzialmente religioso apostolico, comprende l'evangelizzazione, la santificazione degli uomini, la formazione cristiana delle loro coscienze in modo che riescano ad impregnare dello spirito evangelico le varie comunit ed i vari ambienti. 3. I laici che aderiscono all'ACI: a) si impegnano a una formazione personale e comunitaria che li aiuti a corrispondere all'universale vocazione alla santit e all'apostolato nella loro specifica condizione di vita; b) collaborano alla missione della Chiesa secondo il modo loro proprio portando la loro esperienza ed assumendo la loro responsabilit nella vita dell'Associazione per contribuire alla elaborazione e alla esecuzione dell'azione pastorale della Chiesa, con costante attenzione alla mentalit, alle esigenze ed ai problemi delle persone, delle famiglie e degli ambienti; c) si impegnano a testimoniare nella loro vita l'unione con Cristo e ad informare allo spirito cristiano le scelte da loro compiute con propria personale responsabilit, nell'ambito delle realt temporali. 4. L'Azione Cattolica Italiana intende realizzare nella vita associativa un segno della unit della Chiesa in Cristo. Si organizza in modo da favorire la comunione fra i soci e con tutti i membri del Popolo di Dio, e rendere organico ed efficace il comune servizio apostolico. 5. L'ACI, per realizzare il proprio servizio alla costruzione e missione del Popolo di Dio, collabora direttamente con la Gerarchia, posta dal Signore a reggere la Chiesa, in un rapporto di piena comunione e fiducia. Accoglie con aperta disponibilit la sua guida e le offre con responsabile iniziativa il proprio organico e sistematico contributo per l'unica pastorale della Chiesa. Collabora alla crescita della comunione tra laici, clero e Vescovi. 6. L'esperienza associativa e l'attivit apostolica dell'Azione Cattolica Italiana hanno come primo impegno la presenza e il servizio nella Chiesa locale e si svolgono in costante solidariet con le sue esigenze e con le sue scelte pastorali. A tal fine l'ACI offre il suo contributo agli organismi pastorali della diocesi. Presta analogamente il suo servizio agli organismi pastorali parrocchiali, regionali e nazionali. L'ACI promuove l'impegno alla corresponsabilit nella missione della Chiesa universale; collabora alla crescita dello spirito ecumenico. 7. L'ACI collabora in fraternit e reciproco servizio con le diverse associazioni, opere e gruppi di apostolato cattolico e partecipa insieme con essi ai comuni organismi di collegamento. 8. L'ACI, nelle sue diverse articolazioni, partecipa all'attivit delle organizzazioni internazionali cattoliche. 9. L'ACI collabora al pieno sviluppo della famigiia, in cui si incontrano la naturale esperienza umana e la grazia del sacramento del matrimonio, e favorisce la promozione del suo ruolo attivo e responsabile nella pastorale, anche offrendole la possibilit di partecipare alla proprio attivit apostolica. 10. Nell'Azione Cattolica Italiana i Sacerdoti Assistenti partecipano alla vita dell'Associazione e delle sue articolazioni, per contribuire ad alimentarne la vita spirituale ed il senso apostolico e a promuoverne l'unit. Il Sacerdote Assistente esercita il suo servizio ministeriale quale partecipe della missione del Vescovo, segno della sua presenza e membro del presbiterio, in modo che la collaborazione nell'apostolato di sacerdoti e laici renda pi piena la comunione ecclesiale dell'Associazione. Il Sacerdote Assistente nominato per ciascuna Associazione, diocesana, parrocchiale e nazionale, dall'Autorit ecclesiastica competente; partecipa alle riunioni dell'Associazione e dei rispettivi Consigli e Presidenze. Per assicurare la presenza sacerdotale in ciascuna articolazione associativa, il Sacerdote Assistente pu chiedere che l'Autorit ecclesiastica nomini altri sacerdoti che possano coadiuvarlo e siano scelti in conformit alla natura e alle esigenze di ciascuna articolazione (settore, ACR, movimento o gruppo). Quali occasioni abbiamo per vivere da Giovanissimi di AC la corresponsabilit? * Il Gruppo Giovanissimi di AC: il luogo del confronto, dove si pu verificare con gli altri il cammino che si sta percorrendo e dove scoprire ogni volta Ges, come 'valida ragione' per questo cammino. Perch partecipo all'incontro comunitario dei Giovanissimi di AC? Sono fedele agli appuntamenti? Quali salto pi volentieri? Perch? * L'AC: l'associazione per chi vuole imparare ad essere 'corresponsabile' nella Chiesa. per questo che il nostro Vescovo ci tiene, perch sa di potervi trovare dei collaboratori disponibili. Conosco tutte le iniziative dell'AC per i Giovanissimi? So che esiste anche il Movimento Studenti di AC (magari nella mia scuola)? * Il rapporto con il Don: se c' qualcosa che non va come dovrebbe, mettere il muso o sparire non serve. Se c' qualche cosa che non vi soddisfa nelle iniziative proposte vi limitate a lamentarvi con gli amici o vi confrontate seriamente coi responsabili dell'iniziativa? Quanto del mio tempo e delle mie energie 'regalo' alla mia parrocchia e alle sue attivit per i giovani in genere? Pretendete di essere sempre voi a decidere quale servizio svolgere o siete capaci di mettervi gratuitamente a disposizione? UN PASSO IN PIU' Noi scorgiamo nel vostro giovanile entusiasmo il volto giovane promettente della chiesa e di quella italiana in particolare. Voi ci date la certezza che un futuro radioso attende la santa Chiesa, anche se preceduto da momenti di travaglio. S, cari giovani: ci che voi volete essere per il domani lo vuole anche la Chiesa, poich insita in lei una forza tale che, come scrive l'apostolo Paolo, la conduce "verso l'uomo perfetto, verso la misura della piena statura del Cristo" (Ef 4,13). La nostra riflessione per deve immediatamente tradursi in consegna di vita vissuta. Se voi siete i portatori e i costruttori di una Chiesa che con sempre maggior fermezza aderente al Signore e con sempre maggior flessibilit vicina all'uomo, dovete non solo essere consapevoli, ma soprattutto indirizzare in tal senso la generosit del vostro impegno. E' un cammino che dovete percorrere insieme nel cuore del mondo, per incontrare l'uomo del nostro tempo e presentargli il Signore di tutti i tempi. La vostra giovane et vi permette gi di conoscere molto bene le storture e i vuoti provocati dalla odierna societ consumistica. Per liberare l'uomo da tali pericoli anche alla vostra fantasia giovanile, ispirata dal Vangelo, che noi facciamo appello, ben sapendo che l'annuncio di tutto il Vangelo per sua natura promotore della causa umana: a condizione che, se il Vangelo per l'uomo, noi cristiani siamo totalmente per il Vangelo. Ebbene, a voi tutti giovanissimi di AC, noi intendiamo affidare un particolare messaggio di amore, che vi esortiamo a recare a tutti i vostri coetanei e ad irradiarlo attorno a voi. Allora diventerete, senza quasi accorgevene, testimoni di colui che "ci ha amato per primo" (1 Gv 4,10), poich "da ricco che era si fatto povero per noi, affinch voi diventaste ricchi della sua povert" (2 Cor 8,9). (...) E infine, tutti invitiamo a vivere intensamente la vita dell'associazione, fortificandovi nell'esperienza comunitaria e confermandovi sempre di pi nei vostri gioiosi impegni cristiani. (Paolo VI) IL LABORATORIO Per poter pensare insieme la Chiesa occorre avere un progetto che indichi quali sono i passi da compiere e le mete che si vogliono raggiungere. Sai se la tua parrocchia ne ha uno? Cosa dice dei Giovanissimi? Potreste voi stimolare affinch sia realizzato un progetto? Se non avete idea di come fare provate a chiedere ai Giovanissimi delle altre parrocchie del vicariato. Forse qualcuno di loro vi pu indicare un punto di partenza. Se anche cos non trovate nulla, chiedete ai vostri animatori, saranno contenti di aiutarvi. PER LA MIA PREGHIERA PERSONALE La contemplazione qualcosa di molto semplice. Quando si prega e si ama molto, le parole vengono quasi a mancare e non si pensa pi tanto ai singoli elementi del brano letto e a ci che abbiamo compreso noi. Si avverte il bisogno di guardare solo a Ges, di lasciarsi raggiungere dal suo mistero, di riposare in Lui, di amarlo come il pi grande amico del mondo, di accogliere il suo amore per noi. _ un'esperienza meravigliosa, ma che tutti possono fare perch fa parte della vita del battezzato, della vita di fede. _ un'intuizione profonda e inspiegabile, che al di l delle parole, dei segni, del fatto raccontato, delle cose capite, dei valori emersi, c' qualcosa di pi grande, c' un orizzonte immenso. _ l'intuizione del Regno di Dio dentro di me, la certezza di aver toccato Ges. Frutto della contemplazione una gioia profonda che non si pu contenere, ma va donata. Per questo dalla contemplazione nasce un modo nuovo di vivere. ZAINO IN SPALLA In questo periodo verifica alcuni punti della Regola, cercando di viverli nelle tue scelte quotidiane. Fai riferimento a 'Zaino in spalla', regola di vita spirituale dei Giovanissimi di AC. Preghiera Vivere da protagonisti nella Chiesa non sempre facile: spesso domina la paura, l'egoismo, il tirarsi indietro. Per questo abbiamo bisogno di quello slancio nuovo che viene dal perdono di Dio. La Regola ti invita a celebrare con regolarit il sacramento della Penitenza (guarda a pag. 15). Cerca di vivere questo momento in cui sperimenti la misericordia sanante del Signore, fissandoti con precisione le scadenze, anche in questo tempo pasquale, cos da rimanere fedele anche poi nell'estate. Comunione Dopo aver letto la parte della regola relativa a 'servire con gioia' (guarda a pag. 26), scrivi qui sotto come la vuoi concretizzare in questo periodo. _______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________ Discernimento La sottolineatura della Regola che vogliamo fare, riguarda il 'comprendere e partecipare alla storia mondiale', cio l'ascolto della realt circostante (guarda a pag. 34 e 35): degli amici, dei pi grandi, del mondo intero (TG, giornali, ecc.). Un ascolto per capire: chi siamo, cosa sta succedendo, dove stiamo andando... Un ascolto per poter rendere sempre la Chiesa capace di incontrare gli uomini di oggi per parlare loro di Ges. LA VITA NELLA MIA CHIESA In ogni parrocchia ci dovrebbe essere un organismo che si chiama consiglio pastorale. stato voluto dal Concilio Vaticano II. _ il luogo in cui i rappresentanti giovani e adulti di tutta la parrocchia (assieme ai sacerdoti e ai religiosi) hanno la possibilit di esprimere le esigenze e le proposte della comunit, e si pongono accanto ai parroci per aiutarli nelle loro scelte pastorali. Sai se nella tua parrocchia c' il Consiglio Pastorale? Da chi composto? _______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________ Conosci almeno i giovani che ne fanno parte? _______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________ Che tipo di lavoro svolgono? _______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________ Alcuni appuntamenti 27 Aprile Veglia di preghiera per le vocazioni: un momento in cui preghiamo il 'padrone della messe affinch mandi operai nella sua messe'. DA PROTAGONISTA IN AC Ci sono alcuni simboli che noi usiamo solitamente quando vogliamo raccontare a qualche amico l'AC. Cosa riescono a comunicare queste immagini per quanto riguarda il volto del Giovanissimo di AC? Scrivi accanto ad ognuno di essi cosa ti viene in mente. Se riesci ad inventarne altri e ti sembra che siano significativi, spediscili ai Responsabili in Centro Diocesano! Alcuni appuntamenti 4-5 Maggio festa dei giovani di AC: un appuntamento annuale che si danno i giovani di AC per vivere nella comunione fraterna e nell'incontro gratuito un momento di riflessione, un momento pubblico e un momento di festa. Tra qualche anno vi farai parte...! UNA FINESTRA APERTA SUL MONDO Questo spazio intende richiamare la tua attenzione sulle vicende che ti circondano. In ogni 'tempo' potrai scrivere qui l'ambito, le persone, i gruppi, a cui vorrai dedicare una particolare attenzione. Sarai poi invitato a verificare quanto sei riuscito ad essere fedele a questo impegno preso personalmente. in questo tempo mi impegno ad essere attento a... con queste modalit... TEMPO DI ESTATE MANDATI PER SERVIRE SPERO NELLA TUA PAROLA Ci introduciamo all'incontro comunitario con un momento di preghiera. La preghiera il 'dialogo d'amore e d'amicizia' che si crea tra Dio e l'uomo: Dio, il Padre attraverso il Figlio Ges, parla agli uomini come ad amici attraverso la sua Parola; gli uomini ponendosi in ascolto sperimentano come questo Dio parla 'sul loro cuore', sulla loro vita, su quello che stanno vivendo, provando... Prendiamo il vangelo della Domenica affinch questo ci aiuti ad 'usufruire' di ci che di pi normale abbiamo a disposizione. Ti potr essere di aiuto un testo che commenta in forma semplice queste letture, predisposto per te! E' stato pensato proprio per questo e s'intitola come questa rubrica: spero nella Tua Parola! La riflessione su questo brano biblico la puoi continuare personalmente... IN QUESTO TEMPO Tempo liturgico Tempo "per annum" Una delle caratteristiche di questo lungo periodo, che condurr alla fine dell'anno liturgico, la possibilit di fare una lettura continua ed approfondita di un Vangelo. Il tempo di vacanza pu aiutarci anche a valorizzare la Liturgia delle Ore, un modo per ricondurre lo scorrere delle giornate al Signore che ce le regala. Itinerario associativo Il valore: MISSIONARIET_ Lo stile del Giovanissimo di AC diventa esplosivo: l'estate una straordinaria occasione per sperimentare su strade diverse e con nuovi amici che la preghiera, la comunione e il discernimento sono un modo ricco ed affascinante di essere giovanissimi. Itinerario catechistico: TAPPE SUL CAMMINO DI SOLIDARIETA' IL PERCORSO Abbiamo percorso un lungo cammino che ci ha permesso di scoprire, almeno un poco, cosa sia la Chiesa e quale sia la nostra collocazione in essa, come singoli credenti e come Issimi di AC. Essere convocati, essere fratelli, vivere in comunione, sono state le prime tre tappe: sono seguiti poi altri due passaggi che volevano condurci in profondit, spiegandoci le radici della Chiesa, a cui restare fedeli, e la corresponsabilit a cui siamo chiamati in essa. Forse qualche aspetto non stato capito a fondo: si tratta di ritornarci, di riguardarlo da un altro punto di vista. Sicuramente quanto vissuto non va perso o subito dimenticato ma, anzi, va tenuto presente per comprendere questo ultimo passo che compiamo. Si tratta di un passaggio mediante il quale verificare quanto detto precedentemente, dato che ora si tratta di metterlo in pratica. Infatti l'ultimo passo ci vede corresponsabili nella missione verso il mondo che la Chiesa deve svolgere, anche grazie a noi. Nella tappa precedente si dato spazio alla corresponsabilit soprattutto dal punto di vista della nostra cura ai cammini gi esistenti nelle nostre comunit. Ora si tratta di andare verso coloro che non aderiscono abitualmente a questi cammini, perch anche per loro c' una parola di salvezza da annunciare. Questo il servizio per il quale siamo mandati. Come vivere la missionariet? Proponiamo due forme, tra le tante possibili, e sicuramente tra loro legate: - l'evangelizzazione o l'annuncio esplicito - la testimonianza Le caratteristiche comuni di queste forme sono: - la fedelt al dato che si annuncia. Attenzione a non cadere nella tentazione di tradurre il Vangelo all'uomo d'oggi in modo che non sia pi il Vangelo di Ges, con la sua forza, ma sia una versione blanda, moraleggiante e addomesticata per tutti gli usi; - la creativit. Non si pu non cercare un modo sempre nuovo, e adeguato ai diversi uditori, per dire il messaggio di sempre. Prima di procedere nell'analisi generale di queste forme necessario porre una premessa. Si pu essere missionari credibili se si fondamentalmente appassionati di Ges e della Chiesa che ne fa memoria. La gioia di credere diventa il primo modo di rendere altri partecipi del messaggio di salvezza. Gi su questo punto avremmo bisogno di reinterrogare le nostre comunit per verificare quanto sia presente questa gioia dell'annuncio e quanto, invece, non sia soffocata da tante preoccupazioni meno importanti nella vita ordinaria della parrocchia. Un punto importante e conseguente questo: necessario aver ben presente chi sono gli interlocutori del nostro annuncio perch non venga meno la comunicazione. _ sempre il desiderio di 'dire Ges' che ci fa essere attenti a tutti anche nello stile e nelle modalit di approccio. Infine un ultimo aspetto: la missionariet di cui stiamo discorrendo non un ultimo e accessorio aspetto della vita della Chiesa. La Chiesa, e i cristiani in essa, o missionaria o non . La buona novella data ad alcuni uomini perch la portino fino agli estremi confini della terra. Dice S. Paolo: "Guai a me se non evangelizzo". La missionariet dunque una dimensione fondamentale della vita della Chiesa e dunque della nostra vita; deve essere un punto 'forte' della nostra vita di Giovanissimi di AC, certamente a nostra misura, ma non meno! Per approfondire distintamente le due modalit di missionariet indicate percorriamo le due piste: Pista A: orientare a Cristo, Signore Ges L'annuncio pu avvenire mediante formule brevi o pi ampie e discorsive. Il centro dell'annuncio il dato del Kerigma (il primo annuncio breve ed essenziale della fede): Ges, Figlio di Dio nato, morto e risorto per noi! Dio dalla parte dell'uomo fino in fondo. Solo a questo punto scatta l'invito alla conversione, alla sequela. Non si tratta di dettare la morale ma di indicare come accogliere ed aderire all'evento della rivelazione che decisivo per la vita di ogni uomo. Una formula tipica di annuncio contenuta, per esempio, in Atti 10,34-43. Provate a leggerla e a ritrovare gli elementi fondamentali sui quali Pietro costruisce il suo annuncio. Provate anche a formulare un tipo di annuncio tenendo presente le costanti che da sempre compaiono in tutte le formulazioni valide e cio: - l'essenziale della vita di Ges e l'indicazione che ci per noi motivo di salvezza; - la fedelt al dato tradizionale e insieme la capacit di adattarsi alla situazione presente; - la fiducia che quanto detto efficace perch viene da Dio; - l'accettazione della debolezza di quanto detto nel senso che si sa che pu essere rifiutato. Forse non ci capiter molto spesso di formulare un annuncio cos esplicito. Se ci capiter per non dovremo tirarci indietro o barare ma dire, con umilt, la grandezza di Dio sapendo gi che chi ascolta ha la libert di rifiutare ci ed emarginare noi. Si prospetta l'estate, forse nuovi incontri ci provocheranno: prepariamoci ad essere bravi missionari! Un modo per crescere saggiamente in questa dimensione sicuramente quello di formarsi e prepararsi seriamente. In questo senso essere missionari da Giovanissimi di AC pu voler anche dire pregare di pi, capire e interrogarsi pi a fondo. Pista B: testimoni pi che maestri La seconda possibile modalit per vivere la missionariet quella legata alla testimonianza. Essa dimostra, in concreto, che il Regno di Dio effettivamente presente. Generalmente parlare attraverso la vita pi difficile ma pi efficace. Non ci sono chiesti gesti eroici ma una vita coerente con il nostro credo. Il credente colui che 'trasmette una memoria' (ricordate la quarta tappa?) e nello stesso tempo vivendo come Ges fa comprendere che Lui capace di dare senso alla nostra vita. Con la sua vita il testimone si fa garante della verit di ci che annuncia. Sar capitato anche a voi di essere stati convinti dalla presenza di alcune persone a camminare verso il Signore, a fidarvi di Lui. Il testimone di Ges tale quando non si pone al centro dell'attenzione, ma vivendo, rimanda a Ges, cosicch chi vicino possa incontrare Ges. Un esempio di ci ci viene da S. Paolo, vedi per esempio 1Tim 1,12-16. Paolo racconta quanto avvenuto nella sua vita come garanzia che ci pu avvenire per ogni uomo. Confrontatevi con questo passo e provate a ricercare l'immagine di persone che per voi sono state testimoni. Raccontatevi tali eventi e verificate se le persone a cui pensate hanno le caratteristiche qui descritte. - Voi stessi siete testimoni? - Sapete che il testimone deve, al limite, mettere in conto il martirio dato che Ges stesso stato rifiutato? Riflettete e confrontatevi su quanto detto per comprendere realisticamente l'intensit, la bellezza, la forza della missione della Chiesa. Proprio per questi aspetti l'esercizio della missionariet, come Giovanissimo di AC, pu essere vissuta in modo pi efficace e anche facilitante. UN PASSO IN PIU' A me piace sempre ancora ricorrere all'immagine del cammino in una realt difficile, un cammino per nel quale l'uomo cristiano, l'uomo pieno il protagonista, l'uomo che deve mettere nel suo bagaglio di persona in cammino poche cose per costruire la propria anima, la propria robustezza d'anima, per avere il sufficiente, umanamente parlando, e, invece, la ricchezza interiore che trasforma quel sufficiente in una forza che lo porta verso la meta. A me pare che questo bagaglio, questo 'sacco da montagna' che il cristiano laico deve prendere con s accontentandosi umanamente del giorno per giorno, del sufficiente deve per portare dentro alcune cose essenziali spirituali e umane che davvero servono e contano: la Parola di Dio, l'interiorit con il Signore, la riflessione sempre e comunque, l'amore alla gente, la disponibilit, la conoscenza del proprio tempo e del proprio paese, l'aspirazione al futuro. E forse sono gi tante queste cose...! (...) Proprio la complessit del nostro tempo richiede che l'atteggiamento del cristiano, per essere missionario nel mondo, debba in qualche misura compiere questa scelta di uno stile che salvi alcune cose essenziali. (Alberto Monticone) IL LABORATORIO Al termine del lavoro su questa tappa invitiamo ogni Giovanissimo di AC a scrivere un proprio Vademecum da portarsi appresso in vacanza dove siano contenuti i punti irrinunciabili di comportamento e di stile, qualunque sia il contesto in cui si trover a vivere. Sar un modo per definire i punti e le scelte necessarie per un testimone che sappia dire con la vita e magari anche con le parole chi lui e chi Ges. PER LA MIA PREGHIERA PERSONALE L'aver sperimentato personalmente Ges come il Salvatore e il liberatore cambia inevitabilmente la mia vita, i miei giudizi, i miei criteri, e diventa la confessione pratica, vissuta nelle mie scelte quotidiane, che Lui il Signore del mondo. La mia vita diventa una ricerca continua della volont di Dio e una risposta gioiosa al suo amore infinito. Ogni scelta, ogni gesto, ogni parola... tutto io vivo nel nome del Signore Ges, facendo risplendere il Vangelo nella fragilit della storia. ZAINO IN SPALLA In questo periodo verifica alcuni punti della regola, cercando di viverli nelle tue scelte quotidiane. Fai riferimento a 'Zaino in spalla', Regola di vita spirituale del giovanissimo di AC. Preghiera La vacanza il tempo pi 'rischioso'. Cerca qualche 'punto fisso' per non perderti tra le spiagge o i monti. Uno di questi l'appuntamento settimanale della meditazione (guarda nella Regola a pag. 17). Scegli un libro adatto (noi ti suggeriamo di farti consigliare dal tuo animatore o dal tuo don), fissa il giorno e l'ora, trova un posto silenzioso e vedrai che tutto questo ti aiuter a crescere. Comunione Dopo aver letto attentamente il paragrafo della Regola in cui si parla dell''essere figlio e di testimoniarlo' (guarda a pag. 24), scrivi qui sotto come lo vuoi concretizzare in questo periodo. _______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________ Hai certamente scoperto che bello essere cristiano! L'estate pi di ogni altro periodo dell'anno, il tempo di testimonianza coerente della propria fede. Devi annunciare a tutti la bellezza di essere amico di Ges. Questo lo puoi fare dicendo alcuni 's' e alcuni 'no' senza paura. Attento! Questi 's' e questi 'no' non sono da dire solo ai campi scuola... Discernimento La Regola ti invita a 'rileggere la vita' (guarda a pag. 34) per fare 'buona memoria' di persone, fatti, avvenimenti, incontri, ecc. Altrimenti corriamo il pericolo di 'consumare' proposte e persone senza 'gustarne' il valore! Prova a ripercorrere in questo tempo di pausa estiva il cammino che hai compiuto quest'anno. Quali sono stati i momenti pi significativi del cammino di fede? Quali cambiamenti ha prodotto in me questo itinerario? Quali sono le persone che maggiormente mi sono state di aiuto con la loro testimonianza di fede vissuta? I miei amici in quale misura mi hanno arricchito con la loro presenza? LA VITA NELLA MIA CHIESA La Chiesa missionaria nei contenuti che trasmette, nella testimonianza che offre. Un'occasione concreta per voi per vivere questa dimensione missionaria della Chiesa sicuramente la partecipazione ai campeggi che organizza la parrocchia o ai Grest proposti all'oratorio. importante chiedersi: - Con quale stile vi parteciper? _______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________ - Con quali gesti annuncer i doni scoperti? _______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________ - Come sar al servizio in modo autentico? _______________________________________________ _______________________________________________ _______________________________________________ DA PROTAGONISTA IN AC Il cammino dell'anno si concluso per certi aspetti, probabilmente queste sono le ultime pagine della 'macina e la cetra'. Viene allora il momento di scrivere qualche pagina nuova con scelte qualificate che compiamo come singoli o come gruppo. Tenete presente i campi scuola, cio le settimane formative per i Giovanissimi di AC come occasione preziosa di scuola di cristianesimo. Scegliere di formarsi anch'essa una scelta missionaria. E...STATE CON L'AC Chiedi al tuo animatore o al tuo don informazioni per l'iscrizione...! UNA FINESTRA APERTA SUL MONDO Questo spazio intende richiamare la tua attenzione sulle vicende che ti circondano. In ogni 'tempo' potrai scrivere qui l'ambito, le persone, i gruppi, a cui vorrai dedicare una particolare attenzione. Sarai poi invitato a verificare quanto sei riuscito ad essere fedele a questo impegno preso personalmente. in questo tempo mi impegno ad essere attento a... con queste modalit...