EFESINIWDBNMSWD@ ljP P7)))))) 3 ==*gx) *)Rometta 20 marzo 1994 Efesini 5,21-6,9. Il brano che abbiamo ascoltato definito come il codice della famiglia, una realt estesa visto che comprende anche i servi. Dalle parole di Paolo possiamo sottolineare alcune note particolari che troviamo poi nel commento che il Papa fa nella 'Lettera alle famiglie" di recente pubblicazione. Il tono del nostro brano dato dal v. 21 in cui si invita tutti alla sottomissione reciproca, una sottomissione che nasce solo dal timore di Cristo. Si passa poi al rapporto marito/ moglie, al rapporto genitori/figli ed infine padroni servi. C' inoltre una piccola particolarit: l'ordine invertito rispetto alle coppie, cio viene prima la persona che deve stare sottomessa( moglie-figlio-servo). Perch questo brano passato nelle lettere di Paolo (cfr.Col.) e soprattutto cosa dice a noi oggi? Quello che preme al nostro autore non tanto di dare delle indicazioni precise sul come una coppia deve comportarsi,dovrebbe gi saperlo.Cos come non vuole fare un trattato di pedagogia o di una base per un contratto sindacale. La novit del nostro brano sta certamente nel fatto che questo si presenta come una grossa novit rispetto alla visione gerarchica della famiglia di questi tempi, ma per le motivazioni che caratterizzano e che stanno alla base del vivere del cristiano. Nei vv che vanno dal 22 al 33 ci sono 5 motivazioni teologiche: v.22= come al Signore v.23=come Cristo capo della Chiesa v 24= come la Chiesa sottomessa a Cristo v.25= come Cristo ha amato la Chiesa v.30= come Cristo fa con la Chiesa. Nella lettera agli Ef.per quello che importa soprattutto il fatto che la realt del matrimonio ora acquista una motivazione nuova: cio l'umano viene visto alla luce della novit di Cristo. Torna quello che dice il Papa nella sua lettera quando parla di Apostolato del matrimonio(n.18). L'annuncio di fede in particolare per l'esperienza matrimoniale entra direttamente nel vissuto e l esplicita la sua missione. Il Papa nella sua lettera descrive Ges come lo sposo che viene (n18/Mt9,15)e sottolinea come questo significa le dimensioni profonde della amore di Dio ma nello stesso tempo anche la verit nuova che investe il matrimonio per cui il Papa afferma che" La realt naturale del matrimonio diventa per volont di Cristo, vero e proprio sacramento della Nuova Alleanza". Un altro fatto molto importante che troviamo nella nostra lettera la sottomissione, un termine difficile per noi oggi ma che ha bisogno di un breve chiarimento. Quando questo verbo viene usato all'attivo indica l'azione di Dio sulle cose e sul mondo( 1Cor.15,27; Ef.1,22). Mentre se viene usato al passivo indica la sottomissione volontaria di Ges e del cristiano ormai libero dal suo egoismo. Il nostro testo non vuole certo essere un manuale di antifemminismo ma dare concretezza a Gal.5,14 in cui si invita a sottomettersi solo per il dono che di un amore pi grande di ogni egoismo. I vv.21 e 22 inseriscono questa sottomissione nel timore verso il Signore e questo permette di interpretare nel modo pi corretto il testo paolino. La sottomissione della moglie dunque subordinata alla dedizione verso Cristo unico Signore. Lo stesso vale poi per il marito al quale il nostro testo non da molte spiegazioni in termini di struttura patriarcale. Per il nostro autore quello che conta l'agire cristiano ora deve essere sottoposto alla grazia di Ges, al suo esempio. Inoltre quando si parla di capo lo si fa in termini di salvezza,quella che Cristo ha operato per la sua Chiesa. Naturalmente non possiamo identificare la Chiesa con la sposa e il marito con Cristo, ma possiamo dire invece che tutti e due prendono le mosse da Cristo. Andiamo a vedere cosa dice il papa nella sua lettera al n19. Vengono poi riprese sia nel nostro testo che dal Papa due immagini che richiamano il senso del Battesimo: il bagno e lo splendore della sposa. Anche il riferimento al corpo nasconde una realt molto significativa: il concetto corpo che viene esteso all'altro coniuge ma viene visto come il rapporto che esiste tara la madre e il figlio viene nutrito ed accolto con amore. Sono immagini semplici ed immediate che hanno un forte richiamo sacramentale( il nutrire fa riferimento all'eucaristia: il bagno al battesimo). Possiamo allora concludere che quello che emerge soprattutto un forte richiamo cristologico ed ecclesiale. E' questo il grande mistero di cui parla il papa nella lettera ed questo grande mistero che dobbiamo testimoniare nella nostra vita di famiglia. Quali sono allora i segni per vivere la spiritualit famigliare. La vita quotidiana che si lascia illuminare dalla grazia di Ges, la vita ordinaria che si realizza come progetto in cui impegnarsi fino in fondo. Poi necessario trovare il tempo e la disponibilit perch questo avvenga. La preghiera quotidiana, l'incontro con Ges nella messa domenicale, la grazia dei sacramenti sono i mezzi coi quali aprirsi ad un progetto che vive della sua misericordia. x{|55fJu-\¡c&_R4N!LYRDDQ*(dȟ=XBo/"I"[!TM #Ǚ/LS"#?Di+H!JHHdN}2ؐ8O#NH d dP4&JI(%,!)es%LXK9a81A0X; VN!LY+R:.bK@M!D."P8SE1i#`R" d khaQzkALf+8Ȁ2@)*RFoJ0.n? - @ o8E{h   !"HH 04Gex2HH =n'4GA.hB(K(777