Incontro del 9 dicembre 1992 - Partiti e democrazia in Italia __________________________________________________________________ - Sulla democrazia in quanto sistema politico diremo qualcosa durante il prossimo incontro. - Sui partiti politici in quanto organizzazioni la dottrina sociale della Chiesa non presenta estese trattazioni, tutt'altro. La riflessione rimane su temi di carattere generale: tanto pi la restrizione di campo "partiti e democrazia in Italia" non ci aiuta ad individuare interventi specifici. I tre brani riportati nell'antologia difatto ribadiscono le affermazioni di fondo: 1) I partiti devono promuovere il bene comune, senza anteporre ad esso il proprio interesse o un interesse di parte. 2) Questo bene comune, che deve entrare a far parte degli obiettivi contenuti nei programmi, non possono prescindere ai grandi valori quali: la vita umana, le libert democratiche, i diritti e i doveri dell'uomo, il pluralismo sociale ed istituzionale, il lavoro, la giustizia sociale, la solidariet etc. 3) la funzione dei partiti nell'ambito del sistema democratico fondamentale, l'impegno sociale dei cristiani deve trovare una concretizzazione anche all'interno dei partiti. Tentare un approfondimento, in stretta relazione con il tema della serata, ci constringerebbe ad affrontare almeno due blocchi tematici piuttosto impegnativi: 1) l'etica e la legalit 2) l'unit politica dei cattolici o comunque il concetto di ispirazione cristiana relativo ad un partito. Di fatto, in una societ post-ideologica, come viene ora viene chiamata la nostra, il richiamo del magistero sociale della Chiesa per una ripresa di progettualit politica: ossia la creazione di una nuova cultura politica che basata su questi presupposti: - una democrazia fondata sulla comunione dei valori; - un ordinamento giuridico e in un'attivit legislativa "personalisti"; - nella riforma e non nello smantellamento dello Stato sociale.