PROGETTO DI FORMAZIONE DEI CATECHISTI INTRODUZIONE La catechesi secondo il Vaticano II appartiene ai mezzi principali della Chiesa in ordine al ministero della parola (Cfr. CD n.13) e all'educazione cristiana (Cfr. GE n.4), ed ha lo scopo: "di ravvivare tra gli uomini la fede e di renderla cosciente e operosa per mezzo di un'opportuna istruzione" (CD n.14). Essa dunque di competenza di tutta la comunit ecclesiale (Cfr. CT n.24), ma non si tratta di una responsabilit indistinta; nella Chiesa infatti vi sono persone che, in forza della loro consacrazione o di una chiamata radicata nel Battesimo, ricevono in modo diretto e specifico il ministero di catechista. La presenta proposta di un progetto di formazione intende riferirsi in modo particolare a coloro che accolgono questa chiamata all'interno della condizione laicale. Per loro proponiamo tre aree di formazione: l'essere catechista, il sapere ed il saper fare; in due livelli di preparazione: preparazione di base e preparazione specifica per una particolare categoria di destinatari. Proporremo inoltre alcune scelte di metodo. Le indicazioni saranno volutamente generali e intendono fornire un quadro di riferimento per la elaborazione di specifici progetti di formazione che tengano conto dei destinatari, delle risorse e dei tempi a disposizione, dell'ambito ecclesiale di formazione (Diocesi, Parrocchia, Associazione, etc.). 1. ESSERE CATECHISTA Prima di essere un catechista colui che chiamato e poi mandato ad assolvere tale ministero, deve essere una persona che ha fatto la propria opzione di fede e che si pone in un cammino di formazione permanente verso la maturit umana e cristiana. Un cammino dunque che non si esaurisce in un corso ma richiede l'impegno personale continuo di auto-formazione e l'aiuto di una guida, nonch l'appartenenza attiva alla vita della comunit ecclesiale. Per quanto riguarda l'identit specifica del catechista egli chiamato ad essere: - testimone credibile e privilegiato di Cristo e di tutto il mistero della salvezza (Cfr. RdC n.186); - maestro della realt e della verit della fede (Cfr. RdC n.187), capace di offrire un insegnamento organico e sistematico; - educatore di tutto l'uomo (Cfr. RdC n.188) per guidarlo nel cammino verso la integrazione di fede e vita. Deve inoltre assumere consapevolmente la chiamata di catechista inserendo il suo servizio nel progetto di vita e fondandolo nel suo Battesimo; dunque una vera e propria vocazione che richiede: "una solida spiritualit ecclesiale, una seria preparazione dottrinale e metodologica, una costante comunione con il magistero, una profonda carit verso Dio e verso il prossimo" (RdC n. 189). 2. SAPERE Il catechista chiamato a rendere ragione della propria fede, a comunicare il messaggio cristiano e ad aiutare la maturazione umana e cristiana degli uomini di oggi; la sua formazione in ordine al conoscere deve dunque essere attenta sia al messaggio che ai destinatari. 2.1 Conoscere il messaggio L'obiettivo di fondo quello di acquisire una conoscenza organica e sistematica del messaggio cristiano articolato attorno al nucleo essenziale della fede, che Ges Cristo. Argomenti: a) Dimensione biblica: - la Rivelazione, - la genesi e la struttura della Bibbia, - le tappe fondamentali della storia della salvezza, b) Dimensione teologica: - gli elementi fondamentali della fede, - il Mistero di Cristo, - le ragioni della fede. c) Dimensione ecclesiale: - la ecclesiologia del Vaticano II, - la liturgia: anno liturgico e sacramenti, - la preghiera cristiana, - il servizio all'uomo e al mondo. d) Dimensione catechetica: - il Magistero universale e nazionale (DCG, CT, RdC) - i catechismi C.E.I. e il loro progetto complessivo. 2.2 Conoscere l'uomo al quale Dio si rivela L'obiettivo di far maturare l'umanit del catechista aiutandolo a sviluppare una viva attenzione a s e agli altri. Argomenti: a) Antropologia cristiana: - le dimensioni dell'essere uomo, - l'uomo nella prospettiva cristiana, - il senso della vocazione dell'uomo. b) Dimensione morale: la vita nuova in Cristo. c) I destinatari particolari (per et e condizione): - caratteri psicologici, - religiosit, - caratteri socio-culturali, - domande ed attese. 2,3 Conoscere l'ambiente dell'uomo di oggi L'obiettivo favorire l'apertura a tutta la realt sociale, culturale, territoriale ed ecclesiale e alimentare il senso di appartenenza alla Chiesa ed alla sua missione. Argomenti: a) Il contesto socio-culturale e le sue sfide. b) Il contesto ecclesiale. c) La pastorale locale: - piani pastorali in atto, - esperienze ed offerte nella Chiesa locale, - i responsabili e gli esperti. d) L'ambiente dei destinatari particolari. 3. SAPER FARE La competenza che riguarda il saper fare dovrebbe essere il pi possibile attenta agli specifici destinatari dell'azione catechistica; quindi dovrebbe appartenere a quel secondo livello della preparazione che diventa in un certo senso "specializzazione". Anche in questo caso le nostre indicazioni saranno generali senza entrare nello specifico delle diverse categorie; che potrebbero essere quelle indicate negli "Orientamenti e itinerari di formazione dei catechisti" (C.E.I. Ufficio catechistico nazionale 1991): - catechisti dell'iniziazione cristiana, - catechisti animatori di adolescenti, - catechisti educatori dei giovani, - catechisti degli adulti. 3.1 Dimensione pedagogico-didattica La meta formare il catechista alla carit pedagogica veramente disinteressata e renderlo capace di programmare efficacemente l'intervento educativo. Argomenti: a) I processi della comunicazione e dell'apprendimento. b) La dinamica di gruppo. c) La progettazione educativa. d) I metodi i mezzi e i linguaggi. 3.2 Dimensione catechetico-pastorale La meta l'acquisizione di una specifica competenza metodologica-contenutistica in ordine alla catechesi. Argomenti: a) Catechesi biblica. b) Catechesi esperienziale. c) Il testo di catechismo e le guide. d) Le proposte e i progetti catechistici. e) Il metodo dell'animazione. 3.3 Dimensione esperienziale La formazione deve dare anche spazio all'esperienza e alla verifica della capacit di fondere insieme i diversi elementi dell'atto catechistico. Esperienze: a) Esperienze di catechesi guidate e controllate, sulle quali possibile riflettere criticamente. b) Condivisione di esperienze di servizio, di preghiera e di celebrazione. c) Leggere, interpretare ed attualizzare la Bibbia. d) Leggere ed interpretare la storia dell'uomo e le sue esperienze di oggi alla luce della Parola di Dio. 4. METODOLOGIA Indichiamo alcune linee di metodo che ci sembrano importanti nella formazione dei catechisti: - il gruppo dei catechisti, - il confronto con e sulla esperienza, - momenti di ricerca personale e di gruppo, - elaborazione di proposte, - accompagnamento durante e dopo il corso. Il tutto dovrebbe essere organizzato in itinerari di diversi livelli, per esempio: - un itinerario di introduzione, - un itinerario di approfondimento, - un itinerario di accompagnamento; e prevedendo opportuni momenti di verifica sia del cammino che degli obiettivi. CONCLUSIONE Come dicevamo nell'introduzione la comunit ecclesiale che ha la responsabilit globale della catechesi, pertanto prima della formazione dei catechisti esse stessa che deve essere animata e formata al servizio catechistico. Da qui deriva l'importanza che i catechisti non siano cristiani isolati, ma membri che partecipano alla vita della comunit; e qualora si trattasse di giovani fondamentale che abbiano nella comunit la possibilit di un cammino di formazione umana e cristiana con un loro gruppo di riferimento diverso la quello dei catechisti. Altra conseguenza del primato della comunit la legittimit di una selezione o meglio di un discernimento operato tra i fedeli e tra coloro che si rendono disponibili, per individuare le persone veramente idonee a questa missione fondamentale della Chiesa.