Incontro del 19 Gennaio 1993 - "Pubblica Amministrazione" __________________________________________________________________ I tre brani contenuti nell'antologia: Costituiscono uno sviuluppo ordinatamente progressivo che offre, anche se solo attraverso una pagina o poco pi, una somma di criteri e di indicazioni sufficienti per una riflessione non casuale sul problema. Tutti i tre brani si richiamano al principio del bene comune, vediamo come: 1) Pacem in Terris: di carattere pi generale: dice che cosa il pubblico potere dovrebbe perseguire. Bene comune qui viene delineato come un "ambiente umano dove devono trovare spazio le realizzazione dei diritti e dei doveri dei cittadini". Sinonimo di diritti e doveri, ossia la concretizzazione di questi principi il progresso sociale. Progresso sociale da intendersi anche come assicurazione dei servizi essenziali. (Tra i bisogni che devono essere soddisfatti non vi sono soltanto quelli fisici, ma quelli spirituali, qui si menzionano pura i mezzi ricreativi). Si parla inoltre di tenore di vita dignitoso, di remunerazione equa e del principio di sussidiariet. 2) Chiesa e lavoratori nel cambiamento: Si riprende come detto il pirncipio di "bene comune" sul quale vengono fatte due affermazioni fondamentali: - sempre oggetto di ricerca storica per individuarne le modalit. - il criterio della moralit pubblica. 3) Educare alla legalit: Riprende tutto questo poi lo confronta con la situazione attuale, dove mette in evidenza: -aumento di soggettivit nel campo pubblico: ossia particolarismi e interessi comuni (privatizzazione del pubblico). (lo chiama neo-feudalesimo). - debolezza dei partiti incapaci di ascoltare i bisogni reali delle persone e tutta una serie di colpe. - debolezza di una cultura che ha lasciato i partiti soli nel gestire in un determinato modo la cosa pubblica. - il prevalere di una frammentazione che ha dato spazio alla logica del pi forte contro la logica retributiva e distributiva sottostante allo stato sociale. Tutte questi contributi ci aiutano a cogliere la dinamica di fondo che pu far prevalere il criterio del bene comune in questo ambito ossia la pubblica amministrazione: In altre parole: Il criterio da seguire per far si che questo bene comune sia cercato e trovato, ci che il lavoro di ingegneria politica deve eseguire l'equilibrio tra potere e giustizia. Mi spiego meglio attraverso una frase di Pascal (Pensieri) "La giustizia senza la forza impotente; la forza senza la giustizia tirannica. Bisogna dunque mettere insieme la giustizia e la forza; per giungervi bisogna far s che ci che giusto sia forte o che ci che forte sia giusto". Bisogna evitare cio due estremi: - escludere ogni riferimento etico nella composizione dei conflitti sociali per evitare di cedere alla logica del pi forte. -presumere di trasferire nella realt storica modelli ideali senza tener conto della effettiva dinamica del potere. In altre parole: bisogna evitare il cinismo e l'ingenuit. Il problema da risolvere continuamente (ecco perch il bene comune sempre frutto di una ricerca storica per individuarne le modalit possibili) questo: Il potere una realt dai mille volti, dalle forme spesso occulte e mutevoli, facilmente sfuggente ad goni controllo. La giustizia un valore: ossia un ideale astratto che per essere realizzato non pu non tener conto della realt che la chiede, una realt spesso in rapido cambiamento. Le condizioni che possono aiutare la realizzazione di questo principio: "Far si che ci che giusto sia forte e che ci che forte sia giusto" sono principalmente due: 1) Evitare una squilibrata distribuzione del potere, la cui concentrazione fa crescere proporzionalmente la tentazione di usarlo per interessi particolari, oppure di strutturarlo in modo tale da ridurre i rischi che chi lo detiene ne possa abusare. E' il problema dei meccanismi di controllo del potere. 2) Questi interventi oggettivi sulle strutture sociali e politiche per impedire loro di prevaricare non pu giungere .EAsvilupporimunerazioneprincipioperchogni__________________________"13-04-1993I13-04-1993"<'g<epFemo,  13-04-1993P13-04-199314:58 13-04-1993"13-04-1993I13-04-199314:5814:58j14:58l14:5814:58'14:58cP?.  8 " )'13-04-1993 O Q c e P  R = ? b a ' WYo-4 . 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Quando l'uomo di oggi sente questa parola, pensa probabilmente ad un impiegato che lo ostacola; ad un rappresentate della statalit totalitaria che lo offende; ad uno specialista che compie qualche operazione necessaria nel complesso del mondo sociale ed economico, operazione di cui egli non comprende nulla e davanti alla quale pertanto diffidente. L'educazione ai compiti politici - intesa la parola nell'antico significato di rapporto con la res-pubblica - deve oggi superare un tale concetto. Ci si intende qui per "governare" una posizione umana, morale e spirituale. Nessun paragrafo di costituzione, nessuna alta corte di giustizia, nessuna autorit pu essere di aiuto, se l'uomo medio non sente che la res pubblica, il bene comune di una esistenza umana libera e dignitosa, affidato nelle sue mani. Di qui nasce la fedelt alle cose: il riconoscere che un delitto l'assegnare le singole cariche in base all'ambizione, al vantaggio, alla tattica di partito...Poter governare significa dunque essere superiore...; ritrovare sempre quella misura cos minacciata, su cui dovr poggiare non solo il benessere ma l'esistenza di tutti".W| W13-04-1993 x13-04-1993 13-04-1993; .13-04-1993T13-04-1993'13-04-1993F14:5814:58,"o+ph "$O-'" o _ a P  | +/ s.su<UW%=13-04-1993%=%=%13-04-1993%=%=%=%=%=%=13-04-1993%=%=>%d13-04-1993%=%=%=%=%=%=%=%=%=%=%=%=%=%=13-04-1993%=%=%=13-04-1993%=%=%=%d13-04-1993%=%=%=14:58%=%=%=13-04-1993%=%=13-04-1993%=%=%=%=13-04-1993%13-04-1993%=13-04-1993%=%=%= %%=14:58%=%=%=14:58%=%=%=%=13-04-1993%=%=% %%=  RTimesNewRomanPS 13-04-1993Symbol "GillSans&Century GothicPBookman Old StyleW14:58uU u14:58<14:58A14:58= 14:58DJP14:58<= 14:58ADJP 14:58DJ13-04-19939O13-04-1993T13-04-1993_13-04-1993}13-04-1993<13-04-1993 14:58C14:58l14:58o14:58]jo+=T + - $" " + P  < C I | -+]/! # i /Ofp-8. u-5