P. GHERRI,

Lezioni di Teologia del Diritto canonico,

Lateran University Press, Roma 2004, pp. 321, euro 24 (ISBN 88-465-0481-X)


adottato presso le Facoltà di Diritto canonico:

- Pont. Univ. Lateranense;

- Pont. Univ. 'Angelicum';

- Pont. Ist. Orientale


Già da prima del Vaticano II si discuteva animatamente intorno ad una "Teologia del Diritto canonico", la Disciplina tuttavia esiste -accademicamente- solo dal settembre 2002 (riforma degli studi di Diritto canonico), imponendo ora lo sforzo, non più dilazionabile, di delinearne sia lo statuto epistemologico che le principali tematiche d'interesse. Questo manuale propone un approccio critico alla dottrina in materia presentando la Teologia del Diritto canonico come Disciplina metodologica, avente per oggetto il rapporto tra Teologia e Canonistica, secondo il metodo adottato dalla Teologia fondamentale.


Introduzione

Lo scopo eminentemente didattico di quest’opera la caratterizza tanto nella sua globalità che in ciascuna delle sue componenti, in un percorso a tappe progressive che intende guidare chi intraprenda lo studio tecnico-sistematico del Diritto canonico ad una visione integrata ed integrale di tale Disciplina, in rapporto soprattutto alle sue premesse storiche, vitali e teoretiche.

Si tratta di un manuale nel vero senso del termine: un’opera da tenere a portata di mano per orientarsi durante lo studio; la stessa articolazione corrisponde fedelmente allo svolgimento accademico del Corso di Teologia del Diritto canonico: ogni lezione, un tema.

Il percorso articolato nello svolgersi dei temi, lungi da un’eccessiva pretesa sistematica, ha lo scopo d’individuare, motivare e definire gli elementi di reciproco interesse tra il campo proprio della Scienza giuridica canonistica e quello della Teologia nelle sue varie articolazioni e specializzazioni.

I primi due temi —prima parte: "elementi previ"— intendono fissare i concetti base di "Diritto" e "Teologia" cui si ricorrerà lungo tutta l’esposizione; l’assunzione di queste due nozioni costituisce la base terminologica irrinunciabile per comprendere quanto articolato in seguito.

La seconda parte: "i fondamenti" —quattro lezioni— delinea la questione epistemologica attraverso un approccio dapprima analitico, poi storico, quindi sintetico-propositivo, teso a mostrare la consistenza più propria della Disciplina accademica che la riforma dell’ordinamento degli studi ecclesiastici in Diritto canonico del 2 settembre 2002 ha introdotto: "Teologia del Diritto canonico".

Senza adeguata consapevolezza del come e perché nasca una Disciplina accademica ne sarebbe infatti impossibile uno studio rigoroso e, a maggior ragione, una proposta didattica.

La terza parte —tre lezioni— contiene il centro vero e proprio della proposta dottrinale e didattica. Sotto il titolo di "le origini" si affronta il tema del sorgere, strutturarsi e stabilizzarsi del Diritto canonico all’interno della vita della Comunità di fede in Cristo. Il delinearsi e progredire del Diritto canonico nella vita ecclesiale è trattato in tensione strutturale con l’essenza eminentemente teologica della Chiesa stessa; tensione positiva che porta ad identificare i corretti rapporti tra ciò che si deve credere e ciò che è necessario fare. L’ottica dominante è il Diritto canonico in rapporto alla Teologia.

La quarta parte —tre lezioni: "gli sviluppi"— capovolge il punto di vista della relazione, invertendo i termini del rapporto: Teologia e Diritto canonico, considerati nell’attualità della loro contestualizzazione: il Concilio Vaticano II ed il nuovo Codice di Diritto canonico latino promulgato nel 1983.

Il tredicesimo capitolo —"conclusione"— intende offrire una chiave ermeneutica generale per la comprensione dell’intera tematica, anche ben al di là dei singoli temi affrontati.

 

L’opera si caratterizza per una forte attenzione metodologica che traspare non solo al livello strutturale ma anche nella scelta e nell’uso di molti termini tecnici (a scapito —forse— di una immediatezza falsamente rassicurante). Alla precisione terminologica (offerta come ausilio agli studenti per meglio focalizzare la rigorosità del procedere teoretico) si aggiunge un’apprezzabile brevità di trattazione che nulla toglie alla portata dell’argomentare, pur costringendo a non trascurare nessun inciso e a far tesoro di ogni proposizione e nota.

Un corposo apparato critico facilita l’accesso alle fonti soprattutto dottrinali, contribuendo anche ad allargare gli ambiti di contestualizzazione dei diversi ragionamenti, oltre che a segnalare eventuali elementi problematici legati alle impostazioni dottrinali in esame.

L’opera, inoltre, pur senza rinunciare ad una precisa e ferma proposta teoretica offre agli studenti, attraverso il proprio stile dialettico, la possibilità di cogliere la complessità del panorama dottrinale più generale così come articolatosi nell’ultimo secolo, rafforzando in tal modo la consistenza e la portata della propria impostazione, preferendo la dimostrazione alla semplice argomentazione e lasciando al lettore la libertà/necessità di valutare e discernere la verosimiglianza e plausibilità delle conclusioni proposte a partire dagli elementi addotti.

L’esigenza didattica di condensare la proposta teoretica in poche pagine sufficientemente sintetiche per facilitare lo studio, ha costituito uno stimolo efficace per creare una sorta di secondo percorso parallelo: gli approfondimenti, ampliamenti ed excursus che complementano ogni lezione. Questo secondo percorso ha lo scopo di ampliare l’orizzonte di conoscenze di base laddove l’esposizione tematica abbia dovuto rimanere entro linee particolarmente specifiche; gli "approfondimenti" costituiscono uno stimolo alla riflessione personale su alcuni elementi che potrebbero già far parte di una proposta sistematica; gli excursus intendono documentare in modo più esteso e preciso elementi ed idee che non hanno potuto trovare sufficiente spazio all’interno della trattazione di singoli temi.

L’apprezzamento ottenuto nel primo anno accademico da parte di studenti di diversa cultura (europei, africani, asiatici, latino-americani), età e formazione (ecclesiastici ed avvocati civilisti) è di buon auspicio per un’efficace adozione dell’opera quale strumento didattico per l’insegnamento della nuova Disciplina accademica.

Paolo Gherri

Reggio Emilia, maggio 2004.


Indice

    Prima parte: elementi previ

  1. I termini della questione: il "diritto":.
  2. Approfondimento. Etica e Morale

  3. I termini della questione: la "Teologia"
  4. Approfondimento. Statuto e metodo della Teologia nel XX sec.

    Seconda parte: i fondamenti

  5. "Teologia del diritto", una materia nuova: nascita e storia.
  6. Ampliamento. La Scuola di Navarra

  7. La Scuola di Monaco: culla della "Teologia del Diritto canonico"
  8. Approfondimento. Un’impostazione teologica ‘alternativa’

  9. La Rivista "Concilium": approccio critico alla "Teologia del Diritto"
  10. Approfondimento. Il Diritto canonico come ‘locus theologicus"

  11. "Teologia del Diritto" e suo fondamento epistemologico.
  12. Excursus. T. Jiménez Urresti

    Terza parte: le origini

  13. Diritto canonico e Teologia: la Rivelazione biblica.
  14. Excursus. Istituzionalità neotestamentaria

  15. Diritto canonico e Teologia: la Chiesa delle Origini.
  16. Ampliamento. L’Istituzionalizzazione

  17. Diritto canonico e Teologia: il Diritto divino.
  18. Excursus. Diritto divino ed ‘equivalenti’ nel CIC 83

    Quarta parte: gli sviluppi

  19. Teologia e Diritto canonico: l’ecclesiologia del Vaticano II.
  20. Approfondimento. La Chiesa sacramento

  21. Teologia e Diritto canonico: il CIC, ultimo documento del Vaticano II .
  22. Ampliamento. Correlazioni sostanziali tra Vaticano II e Codice

  23. Teologia e Diritto canonico: struttura teologica del CIC 83
  24. Ampliamento. Acquisizioni teologiche nel nuovo CIC

  25. Conclusione.
  26. Approfondimento. La Communio


    Bibliografia